Bassano, il racket degli accattoni dietro i questuanti al semaforo

Da un paio di mesi a questa parte sono aumentate esponenzialmente le segnalazioni di cittadini alle prese con un aumento dei questuanti a Bassano e ora scatta l'ipotesi del racket della carità.

La zona più popolata dai richiedente elemosina è l´incrocio tra viale Venezia e viale Delle Fosse. Quando il semaforo  diventa rosso, le mani di molti, scattano in automatico per richiedere qualche moneta. A far discutere, però, non è l'aumento di senza dimora, fenomeno difficile da verificare e con altri connotati sociali, ma la presenza costante di clochard in alcuni punti e l'organizzazione quasi lavorativa che sembrerebbe stare dietro alla richiesta di elemosine. In particolare, come racconta il Giornale di Vicenza, in viale Venezia sarebbero stati visti arrivare dei furgoni guidati persone non particolarmente raccomandabili, pronte a caricare e scaricare la povera anima che si trova a dover chiedere qualche moneta. In poche parole, ci sarebbero dei "caporali" in piena regola ad organizzare le uscite dei clochard. Il primo giro la mattina presto, poi fine giornata, altro giro e altra corsa, con le monete messe n cassa a disposizione di chi, ancora non si sa. Ogni giorno, turno dopo turno, la stessa storia, proprio come un lavoro. Il sindaco Poletto, dopo la denuncia della Lega locale, esclude la presenza di organizzazioni criminose dedite alle elemosine, ma promette verifiche. «Ci risulta che si tratti di soggetti isolati -  ha dichiarato il sindaco a il Giornale di Vicenza - non inseriti in una rete più ampia. In ogni caso siamo già in contatto con le forze dell´ordine per venire a capo del problema. Ci coordineremo con polizia e carabinieri, anche perché l´eventuale lotta ai racket non è compito specifico della polizia locale. Metteremo a disposizione i dati in nostro possesso e, nel frattempo, faremo rispettare le norme di ordine pubblico».