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Cronaca

Videogiochi violenti? A Vicenza i più venduti sono gli sparatutto

All'indomani dell'uccisione in Usa da parte di un bimbo di 8 anni della nonna dopo aver giocato con un videogioco violento è polemica sui videogames: intanto, secondo un sondaggio, anche nel capoluogo berico vanno forte quelli di guerra

All’indomani della tragedia che ha scioccato gli Usa (e il mondo intero) del bimbo di 8 anni che ha ucciso la nonna dopo aver giocato al videogioco Grand Theft Auto IV, è polemica. VIDEOGIOCHI PREICOLOSI? RISPONDI AL SONDAGGIO

IL CASO. In molti hanno collegato la tragedia al gioco con il videogames dove vince chi porta a compimento missioni malavitose. E nel repertorio del perfetto criminale c’è proprio tutto: sparatorie, violenza a go go, traffico di droga, parolacce e omicidi. Come il videogioco, vietato ai minori di 18 anni, sia finito nelle mani del piccolo è tutto da vedere. Così come è da vedere come il bimbo sia riuscito a venire in possesso dell’arma da fuoco. Insomma un ruolo preponderante ovviamente l’hanno “giocato” anche i genitori.

I PIU' VENDUTI: SPARATUTTO. E mentre tanti sottolineano come alcune ricerche abbiamo allontanato l’ipotesi violenza-videogioco, noi siamo andati a vedere in alcuni negozi di Vicenza e provincia quali siano i giochi più gettonati. E indovinate un po’, come in tutta Italia, gli sparatutto e i giochi di guerra sono i preferiti. In testa alle classifiche del genere (ma anche a quelle generali) c’è l’ultimo Call of duty, l’ultimo Far Cry e proprio Grand Theft Auto (8°). Non dimentichiamoci anche lo storico Assassins Creed dove in città ricostruite fino all’ultimo dettaglio nelle varie epoche storiche agisce un assassino a colpi di pugnali, spade e chi più ne ha più ne metta. Giochi realistici, talmente fatti da bene da affascinare soprattutto i più giovani che spesso passano ore davanti alla console.

LEGGI DIVERSE. Sondando un po' gli umori, in una città che vanta anche un discreto numero di cittadini americani data la presenza della base Nato, emerge come tutti siano sotto shock e increduli mentre gli appassionati del genere, ovviamente, smentiscono qualsiasi connessione. Per fortuna da noi le leggi che regolamentano il possesso e l'uso di armi sono ancora abbastanza severe. Ma bisogna sempre fare attenzione: se certi giochi sono vietati ai minori, qualcosa vorrà pur dire.

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