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Cronaca Arzignano

Arzignano, tre camionisti multati per il cronotachigrafo alterato

La manomissione impedisce la corretta misurazione delle ore di lavoro e dei riposi. Ai tre conducenti è stata elevata una sanzione di 1698 euro

Gli agenti del Distretto di Polizia Locale Vicenza Ovest di Arzignano hanno intercettato nelle scorse settimane tre camionisti stranieri che avevano manomesso il cronotachigrafo del loro automezzo al fine di ‘mascherare’ le ore di riposo obbligatorie.

Il cronotachigrafo è uno strumento di bordo obbligatorio per i veicoli industriali e commerciali circolanti nell’Unione Europea, che effettua la misurazione della velocità del veicolo, dei tempi di guida dell'autista, della distanza percorsa. Uno degli obiettivi dell’obbligatorietà di questo dispositivo, è il rispetto dei periodi di riposo da parte dei conducenti.

I fermati

Nel primo caso, il 2 febbraio 2018, è stato fermato un autotrasportatore sloveno di 43 anni (iniziali R.E.), nel secondo caso, il 21 febbraio, un polacco di 36 anni (iniziali S.T.) e nel terzo caso, lo scorso 7 marzo, un conducente bulgaro di 48 anni (iniziali I.A.). Tutti e tre si trovavano alla guida di mezzi autoarticolati adibiti al trasporto di pellame e sono stati fermati nella zona industriale di Arzignano.

Dopo aver ispezionato i mezzi, gli agenti di Polizia Locale arzignanesi hanno potuto appurare come la corretta funzionalità dei cronotachigrafi fosse stata compromessa tramite l’applicazione di un dispositivo magnetico sul motore. Tale dispositivo, impediva la trasmissione dei dati al cronotachigrafo mentre il mezzo era in movimento, di fatto segnando il rispetto delle ore di riposo quando ciò non accadeva. Ai tre conducenti è stata elevata una sanzione di 1698 euro.

Le dichiarazioni del sindaco

“Ottimo lavoro da parte della polizia locale di Arzignano” dichiara il sindaco Giorgio Gentilin. “Purtroppo è ormai noto come moltissimi conducenti di automezzi, soprattutto stranieri, non rispettino le rigide ma corrette regole esistenti in materia di trasporto. Al fine di evitare i periodi di riposo lavorano ininterrottamente anche per 15 o 20 ore, pagati ad un prezzo inferiore rispetto ai camionisti italiani, mettendo a rischio la sicurezza propria e degli altri automobilisti”.

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