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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Arzignano

Arzignano, Sindaco e Polizia Locale contro i leoni da tastiera

Giorgio Gentilin, con il supporto della Polizia Locale Vicenza Ovest, interviene sul tema, dopo che alcuni hanno pubblicato commenti offensivi e diffamanti nei confronti del primo cittadino e delle forze di polizia locale

Non è infrequente leggere commenti offensivi e diffamanti sui social media, allorquando vengono postati o condivisi, da parte di cittadini, testate giornalistiche, enti o associazioni, degli articoli, dei comunicati, dei video o delle semplici comunicazioni di servizio. Non molti sanno che la legislazione in proposito è molto chiara e che in alcuni casi esistono gli estremi per una denuncia per diffamazione.

Così il sindaco di Arzignano, Giorgio Gentilin, con il supporto della Polizia Locale Vicenza Ovest di Arzignano, interviene sul tema, dopo che alcuni internauti hanno pubblicato commenti offensivi e diffamanti nei confronti del primo cittadino e delle forze di polizia locale.

“Non mi opporrò mai al diritto di replica e di critica dei cittadini, che è un valore fondamentale della nostra democrazia”, dichiara Gentilin. “Ma non ritengo tollerabile l’insulto o la diffamazione da parte di chi, pensando di essere protetto dalla propria tastiera, si permette di commentare in maniera vergognosa questioni amministrative o riguardanti la polizia locale, arrivando anche ad augurare la morte del prossimo o diffamandolo. Questo principio, ricordo, non vale solo per il sindaco, ma per ogni cittadino”.

“Finora –continua il sindaco- le persone che si sono permesse di insultare la mia persona o le forze di polizia locale sono state ‘bonariamente’ richiamate prima di procedere per vie legali e, di fronte all’ipotesi di una denuncia, i leoni da tastiera hanno fatto ammenda, trasformandosi in agnellini e presentando le loro ufficiali scuse. Voglio ricordare però che la Polizia Locale viene spesso allertata da segnalazioni di cittadini che leggono commenti offensivi e di conseguenza esegue le dovute verifiche. Non è certamente mia intenzione impiegare le preziose forze di Polizia Locale per trasformarle in controllori dei social media, ma laddove sussistesse il reato di diffamazione o l’insulto, siamo pronti a chiamare in causa i responsabili, denunciandoli, come già da tempo fanno altre amministrazioni meno tolleranti. Non è giusto svilire il lavoro di un’amministrazione, delle forze dell’ordine o la vita di un qualsiasi cittadino con parole offensive e lesive della dignità della persona avvalendosi della presunta sicurezza e privacy della tastiera di un notebook, di un pc o di un tablet.

Voglio –conclude il sindaco- che la nostra città resti un agone politico civile, nel quale si parli di amministrazione e politica come si è sempre fatto, alle volte in maniera tenace e vigorosa, ma mai al di fuori degli argini della democrazia”.

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