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Cronaca

Arriva Graspaman, l'ambasciatore del fumetto veneto

Il manifesto: "Partendo dall'interno di una realtà sociale, amplificarla fino a "distillare lo spirito" di un certo modo di essere per infondere vita a dei personaggi autonomi, profondamente veneti ma con un taglio delle avventure non strettamente localistico"

Graspaman è un fumetto che nasce da un laboratorio creativo con più componenti: la scuola di fumetto e illustrazione Vinc di Vicenza, la casa editrice NeroCromo, QuBi gallery, sede delle esposizioni e il collettivo di autori Schiocomics attivo dal 2008.

È  stato ideato da Giuliano Piccininno, insegnante del corso di Fumetto Vinc, e sviluppato durante le lezioni dagli allievi, con la collaborazione di Francesca Zambon per i colori e Franco Carrara per i testi.

Le avventure di Graspaman, il fumetto made in Veneto

Il primo numero vede la partecipazione di un nutrito gruppo di prestigiosi disegnatori ospiti che hanno dato una loro interpretazione del personaggio. Graspaman si propone come protagonista di avventure strampalate e grottesche sullo sfondo di un territorio veneto immaginario, dominato dalla megalopoli di Capannopolis.

L’industriale Alvise Zordan ha ricevuto dal grande Alambicco (il Grande spirito del Veneto) il potere del Porcheson, un bestemmione letale e contundente. È diventato così Graspam, il giustiziere mascherato. Assieme al suo fido aiutante, spritz, l’Apereroe, a bordo del loro potente Tanko, porta la giustizia sulle strade di Capannopolis.

Nonostante l’aspetto e l’ambientazione grottesca, che pesca a piene mani da luoghi comuni e stereotipi sul Veneto e sui suoi abitanti, Graspaman non è un fumetto satirico. L’intenzione degli autori è molto differente: si vuole, partendo dall’interno di una realtà sociale, amplificarla fino a “distillare lo spirito” di un certo modo di essere per infondere vita a dei personaggi autonomi, profondamente veneti ma con un taglio delle avventure non strettamente localistico.

Le avventure di Graspaman, infatti, non sono state concepite per essere diffuse esclusivamente entro i confini regionali; è in un certo senso un “supereroe Glocal”, pensato per essere  esportato, letto ed apprezzato ovunque proprio in virtù delle sue caratteristiche profondamente venete.

A tal proposito è stato fatto un lavoro di semplificazione e unificazione del dialetto veneto utilizzato, creando una “neolingua” priva di sfumature schiettamente provinciali, una sorta di Esperanto Veneto comprensibile a tutti.

Gli autori sono: Giuliano Piccininno (Salerno, 1960), da 30 anni lavora nell’ambito del fumetto popolare italiano ed internazionale su personaggi già noti o di sua creazione;  fra i primi ricordiamo Alan Ford, Masters of the Universe, Bravestarr, Tiramolla, Prezzemolo, Arthur King, Ninja Turtles, Looney Tunes, Dracula, Vikings.  

Dal 1998 ha disegnato le avventure del cacciatore di vampiri  Dampyr  per Bonelli Editore e prodotto illustrazioni per campagne pubblicitarie per le ditte Geox, Sisa, Safilo, Selle Italia, Playlife, Hotel parchi Garda e per La Gazzetta dello Sport.

 Ha pubblicato in volume i personaggi di sua creazione, Ozzy (1993), Villa Transilvania (2005), Kovacich (2009), i Bagigi (2012) e l’albo Atto d’accusa per LeStorie di Bonelli Editore ambientato nell’antica Roma (2016). Attualmente disegna Zagor e insegna Disegno e storia dell'arte presso il Liceo Scientifico di Valdagno dove vive e lavora.

Francesca Zambon. Nata a Thiene nel 1979, inizia a disegnare al liceo, passione che non l'abbandona mai neppure mentre studia Lingue orientali a Ca' Foscari, né quando, dopo la laurea, si trasferisce a Francoforte per lavorare alla Nintendo of Europe presso il reparto localizzazione.

Nel 2009 si avvicina alla colorazione professionale grazie a una collaborazione con Manuela Soriani e Michela Da Sacco, all'epoca parte come lei del gruppo di disegnatrici Pusciastova, e  l'anno seguente prende lezioni di colorazione online tramite la scuola Comics Experience, con Chris Sotomayor della Marvel Comics in veste di insegnante.

Nel 2011 decide di abbandonare il lavoro alla Nintendo per intraprendere la strada del fumetto a tempo pieno e si ritrasferisce in Italia. Nel 2012 collabora come colorista al webcomic “Davvero” sceneggiato da Paola Barbato.  Oggi collabora come colorista e illustratrice presso svariati editori indipendenti ed indie, soprattutto statunitensi.

Franco Carrara, 53 anni, è tra i fondatori del gruppo amatoriale del fumetto Breganzecomics (1977). Sceneggiatore per il Piccolo Missionario di alcune storie di Gigitex e altre brevi storie singole (1982 - 1987), per il settimanale Più de Il Cavaliere Mark (1984), per il mensile Prezzemolo (1995 - 2005) e per diverse pubblicazioni e testate locali.

Con Breganzecomics ha realizzato corsi sul fumetto in diverse scuole del vicentino, rassegne di cinema d'animazione con retrospettive del Festival Internazionale del cartone animato di Asolo (1981 - 1985) e prodotto mostre, incontri con l'autore e fanzine.

Curatore del cd-rom “40 anni di Umoristi a Marostica” (2009) e di una serie di personali d'autore abbinate alla nota rassegna marosticense: Vittorio Giardino (2002), Fratelli Gavioli e Gamma film (2003), Silvia Ziche (2008). Co-organizzatore e curatore di mostre, tra le principali: Nel magico Mondo di Alberto Simioni (1997), MusiChina (2013) e Tex e l'altro (2014). È collaboratore di Schio comics. Nel 2016 sua l'idea di dedicare, presso il comune di Breganze, un parco al fumettista Alberto Simioni scomparso nel 1990.

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