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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Montegaldella

Argine sbarrato, pedoni sulla provinciale: "Uso privato per i cacciatori"

Il Gruppo di intervento giuridico, dopo la vittoria a proposito delle altane abusive, si sta occupando del tratto di argine tra Montegaldella, Vicenza, e Cavarese Santa Croce, padova, chiuso "per esigenze di caccia"

Un tratto di argine del Bacchiglione "chiuso per caccia"? E' quanto cercherà di scoprire l’associazione ecologista Gruppo d’intervento giuridico onlus che ha inoltrato il mese scorso una specifica richiesta di informazioni ambientali e adozione degli opportuni interventi su segnalazione dei cittadini. "Si tratta dell'ennesimo caso riguardante la privatizzazione abusiva di suolo pubblico" afferma Stefano Deliperi.

LA BATTAGLIA CONTRO LE ALTANE ABUSIVE

RIMPALLO DI COMPETENZE Questa volta si tratta di un lungo tratto di argine comunale del fiume Bacchiglione, situato a cavallo dei Comuni di Cervarese S.Croce (PD) e Montegaldella (VI), chiuso al passaggio delle persone, con sbarre di ferro artigianali e fettucce usate per recinzioni elettrificate. "Interessati in questo caso il Direttore generale della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, il Responsabile del Servizio Beni Ambientali della Provincia di Vicenza, il Dirigente Area Tecnica dell’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Brenta-Bacchiglione, il Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Montegaldella (VI), il Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune di Cervarese (PD) - elenca Deliperi -  Si è sottolineato come l’area in questione risulta essere tutelata con vincolo paesaggistico Pertanto, qualsiasi intervento ad essa inerente deve, obbligatoriamente, essere attuato previa specifica autorizzazione". 

"Peraltro - prosegue - Fiumi e torrenti fanno notoriamente parte del demanio idrico, il requisito della pubblicità non solo esiste di per sé (art. 822 c.c.) ma, in ogni caso, il vincolo paesaggistico è imposto ex lege senza necessità di iscrizione negli elenchi Impedito il transito, i passeggiatori sono costretti a proseguire il giro sul ciglio della S.P. 16, esponendosi al pericolo di essere investiti dalle automobili. Il responsabile di questo gesto è ancora ignoto, ma ancora una volta sembra ci sia di mezzo la caccia. Infatti in corrispondenza del tratto arginale illegittimamente intercluso al transito, i residenti affermano di aver visto sorgere, in più occasioni, capanni di caccia e campi di Girasole per attirare l’avifauna".

LA NUOVA BATTAGLIA Con una nota informativa del 18 ottobre 2013, il Settore urbanistica della Provincia di Vicenza ha informato che non ha rilasciato "alcun provvedimento autorizzativo relativo alle opere oggetto di segnalazione”. Dall’Autorità di Bacino è stato attivato per i controlli di legge il Genio civile di Vicenza . "Finalmente, dopo anni di proteste dei cittadini, una luce squarcia il cielo e inizia a illuminare l’intera faccenda - conclude il portavoce dell'associazione - Auspichiamo la rapida risoluzione di questa vicenda, il ripristino del transito sulla sommità arginale e la restituzione dell’itinerario arginale alla cittadinanza, vera proprietaria di quest’opera di difesa fluviale"

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