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Cronaca

Venduta l'auto alluvionata, nessun rimborso: avanti con la "class action"

L'avvocato Farncesco Barilà presenterà a nome suo e di altri 84 alluvionati, tra cui 9 imprese, un "ricorso straordinario" al Capo dello Stato contro la richiesta di restituzione dei rimborsi per i mezzi danneggiati e venduti

Hanno venduto l'auto danneggiata dall'alluvione e ora lo Stato chiede indietro i soldi del rimborso. E' la beffa, o almeno così la definiscono, a cui sono andati incontro 84 vicentini, tra cui 9 imprese, di cui si sta facendo portavoce l'avvocato Francesco Barilà. Insieme hanno formato un comitato e si stanno apprestato a fare un "ricorso straordinario" al Capo dello Stato, una sorta di class action, per chiedere giustizia.

1 novembre 2010: la grande alluvione


La bega parte dalla clausola sulla richiesta di risarcimento che imponeva che il mezzo danneggiato andasse riparato o rottamato: "Sull´interpretazione del termine rottamazione ci sarebbe molto da eccepire. Scendendo nel dettaglio, la mia auto, nella valutazione di riviste specializzate, era stata stimata 15.348 euro che al 75% del rimborso concesso fanno 11mila euro - spiega al Giornale di Vicenza Gianfranco Vivian - Io l´ho venduta ad un carrozziere per quasi duemila euro, somma che abbassa la stima a 13.398 euro e di conseguenza a poco più di 10mila euro il rimborso. Mi dite perché rigettare la richiesta? Dov´è la logica, a fronte anche di una fattura regolarmente presentata in Comune, visto che comunque faccio anche risparmiare un po´ di soldi all´ente pubblico?"

C'è tempo ancora qualche settimana per presentare il ricorso e il comitato fa appello ad altri "beffati" per rimpinguare le fila. L'utlima parola spetterà poi al presidente Napolitano.




 

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