Allarme criminalità a Lonigo, il sindaco: "Abbiamo bisogno di più forze dell'ordine"
Luca Restello lancia un appello alle istituzioni: "La mia città è sotto assedio"
Giornata nera venerdì in territorio leoniceno, dove si è registrato un incidente mortale, un brutto episodio di lite familiare nella frazione di Madonna e infine una serie di furti nelle abitazioni.
“Abbiamo messo tutte le forze dell’ordine a nostra disposizione in campo - commenta il sindaco Luca Restello - tutti questi avvenimenti di oggi certo sono del tutto eccezionali, ma fanno capire il bisogno reale di più forze dell'ordine da parte dello Stato, anche in piccole città come la nostra”.
Il sindaco con la polizia municipale, guidata dal comandante Rigolon, stanno cercando di arginare questi continui atti delinquenziali, ma l'ordine pubblico resta di competenza dello Stato: “I cittadini sono allo stremo - prosegue Restello - non voglio che passi il messaggio che a Lonigo la criminalità regna sovrana, in spregio alle più elementari regole di democrazia e convivenza civile. Le istituzioni dello Stato - denuncia il Sindaco - sono percepite da tutta la popolazione come inadeguate nel numero e quindi nell’impossibilità di fronteggiare l’emergenza criminalità”.
Per affrontare in maniera pragmatica, celere ed incisiva il fenomeno criminalità la soluzione secondo Restello è una e per questo fa un appello alle istituzioni: “Abbiamo bisogno di più forze dell’ordine sul territorio, per un'azione congiunta di attenzione e di verifica, per contrastare questi fenomeni criminali. Noi - prosegue - stiamo predisponendo un piano che coinvolga anche le forze volontarie dei Carabinieri in congedo per poter vigilare in maniera più efficiente. Ma tutto questo non basta”. C’è l’allarme di un sindaco, il disagio di una comunità e di un territorio che chiedono l’intervento dello Stato: “Devo prendere atto di fronte alle Istituzioni - conclude Restello - che la mia città è cinta d’assedio ed esigo che sia messa in campo ogni azione a tutela dell’incolumità dei miei cittadini, che è messa pericolosamente in discussione da tutti questi episodi criminali”.
