Quote latte, esattore Equitalia sequestrato per cinque ore
Consegna una cartella esattoriale da 587mila euro per sforamento delle quote latte e si ritrova malmenato e ostaggio, per cinque ore, di un gruppo di allevatori inferociti. È accaduto a Lonigo, ieri mattina
Ci voleva Equitalia per far riesplodere la furia degli allevatori. A farne le spese un esattore della famigerata agenzia di riscossione, Paolino Zanellato, che ieri mattina alle 9,30 si è presentato nella fattoria di Mirco Pozzan, in via Sabbionara, a Lonigo.
L'allevatore sapeva che l'avrebbe ricevuta ed aveva preparato la sua strategia. Primo, chiamare a raccolta i colleghi Cospa e alzare i toni della protesta: in breve lo raggiungono in otto dal Basso Vicentino e dal Veronese. Secondo, contestare la multa: "Non è legittima, si fonda su dati non accertati, c'è un ricorso in atto e un'udienza nell'aprile 2015", è la tesi di Pozzan.
E' l'allevatore a chiamare i carabinieri: vuole che la contestazione avvenga di fronte a loro. Arrivano i militari di Lonigo, ma la tensione non si placa. Anzi. In uno scatto d'ira, l'allevarore leoniceno Eugenio Rigodanzo, 49 anni, "guerriero del latte" già protagonista di tante proteste e con precedenti di polizia giudiziaria, sferra una gomitata sul parabrezza dell'Alfa 147 dell'agente di Equitalia, sfondandolo.
Zanellato vorrebbe andarsene, per poter continuare la sua giornata di lavoro, ma Pozzan e i suoi amici pretendono una dichiarazione da Equitalia che attesti che il creditore è Agea, l'Agenzia statale per le erogazioni in agricoltura.
I carabinieri chiamano rinforzi da Vicenza e Noventa e intanto arriva l'agnognato fax dalla sede di Equitalia di Vicenza.
A Lonigo la situazione si nrmalizza intorno alle 14.30 e gli allevatori rientrano nelle loro aziende. E' probabile che la vicenda avrà strascichi giudiziari, che andranno ad aggiungersi alla morosità.