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Coronavirus è nell'aria e nelle superfici? Ecco quanto rimane

Quanto tempo il Covid mantiene la capacità di infettare al di fuori dell'organismo umano?

Il nuovo coronavirus resiste sugli oggetti inanimati e sulle superfici? E se sì, per quante ore? E soprattutto, per quanto tempo resta in grado di infettare? Le piccole gocce di saliva che produciamo quando parliamo, tossiamo o starnutiamo – potenzialmente contenenti il virus se siamo infetti – possono non solo raggiungere direttamente un’altra persona nelle vicinanze, ma anche depositarsi sulle superfici degli oggetti intorno a noi e sulle nostre mani, da dove possono raggiungere un altro individuo in un secondo momento.  

Basandosi infatti sulle informazioni provenienti da studi recenti, sappiamo che anche SARS-Cov-2, come tanti altri virus, rimane attivo per diverso tempo fuori dall’organismo, sulle superfici e sui tessuti. dicono i medici del San Raffaele di Milano.

Coronavirus nell'aria

I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno aggiornato la loro guida sui Coronavirus: ora ammettono che il virus può diffondersi anche da particelle che possono rimanere nell'aria per ore.

"Alcune infezioni possono diffondersi per esposizione al virus in piccole goccioline e particelle che possono rimanere nell'aria per minuti o ore. Questi virus possono essere in grado di infettare persone che si trovano a più di sei piedi di distanza (circa un metro e 80 centimetri, ndr) dalla persona infetta o dopo che questa ha lasciato lo spazio comune", è scritto nella guida aggiornata del CDC.

  • spazi chiusi, all'interno dei quali una persona infetta espone contemporaneamente persone a rischio;
  • l''esposizione prolungata alle particelle respiratorie, spesso generate da uno sforzo respiratorio (ad esempio: grida, canto, esercizio fisico) che aumenta la concentrazione di goccioline respiratorie sospese nello spazio aereo;
  • ventilazione o trattamento impropria dell'aria, che permette l'accumulo di piccole goccioline respiratorie e di particelle in sospensione.

Il 5 ottobre sulla rivista "Science"  gli scienziati affermano che ci sono "prove schiaccianti" che l'inalazione della SARS-Cov-2 "rappresenta una delle principali vie" di trasmissione della malattia.

Una ricerca parla della possibilità che il virus si proietti più di quanto non si pensasse: lo studio made in Usa suggerisce che con la tosse può raggiungere i 6-8 metri di distanza -come riferisce la Cnn- e che in areosol rimane 3 ore in una stanza chiusa.

Quanto resiste sulle superifici

Il Ministero della Salute riferisce che hanno dimostrato che in condizioni di laboratorio, virus in forma infettiva veniva rilevato per periodi inferiori alle 3 ore su carta da stampa e carta per uso igienico, fino a 24 ore su legno e tessuti, e 3-4 giorni su superfici lisce quali acciaio e plastica.

Il virus persisteva sul tessuto esterno delle mascherine chirurgiche fino a 7 giorni, hanno dimostrato che il virus infettante è rilevabile, in condizioni di laboratorio, fino a 4 ore su rame, 24 ore su cartone, 48 ore sull’acciaio e 72 ore su plastica, a 21-23°C e con un’umidità relativa del 40%.

Altri studi recenti effettuati sulla sopravvivenza di coronavirus umani su diverse tipologie di superfici mostrano che, in condizioni sperimentali, tali virus possono sopravvivere da 48 ore fino a 9 giorni a seconda della matrice/materiale.

Per prevenire l'infezione è comunque importante tenere pulite le superfici. L’utilizzo di semplici disinfettanti è in grado di uccidere il virus annullando la sua capacità di infettare le persone, per esempio disinfettanti contenenti alcol (etanolo) al 75% o a base di cloro all’1% (candeggina). Occorre anche disinfettare sempre gli oggetti che si usano frequentemente (telefono cellulare, auricolari, microfono) con un panno inumidito con prodotti a base di alcol o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore).

Lo studio condotto negli Usa rileva che il virus è rintracciabile in aerosol in una stanza per oltre 3 ore e che, ad una temperatura compresa tra i 21-23°C - grosso modo quella delle nostre abitazioni - ad un tasso di umidità del 40%, la sua capacità di infettare è:

cartone: si dimezza in circa 5 ore, si abbatte dopo circa 24 ore

rame: si dimezza in circa 2 ore, si abbatte dopo circa 5 ore

acciaio inossidabile: si dimezza in circa 6 ore, si abbatte in oltre 48 ore

plastica: si dimezza in circa 7 ore, si abbatte in oltre 72 ore.

I luoghi pericolosi

Aule, sale riunioni, centri commerciali e supermercati, i luoghi in cui i contatti sono stretti, in queste situazioni è importante mantenere la distanza di sicurezza.

La trasmissione attraverso superfici contaminate

Le superfici più esposte a questo genere di contagio comprendono, per esempio: 

  • le maniglie delle porte
  • le pulsantiere degli ascensori 
  • i cellulari 
  • i sostegni per aggrapparsi sui mezzi pubblici.

Come disinfettare

L’utilizzo di comuni disinfettanti è in grado di ridurre al minimo e annullare la capacità del virus di trasmettere l’infezione. 

In particolare, si consiglia di pulire le superfici utilizzando: 

  • disinfettanti contenenti alcol al 75%;
  • disinfettanti a base di cloro all’1%, come la candeggina.

Il sistema più valido per ridurre il rischio di contagio rimane comunque il lavaggio delle mani, spesso e bene, con acqua e sapone e per almeno 20 secondi. 

Fonte Ministero della Salute

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