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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Per grazia ricevuta: i principali Santuari ex-voto della provincia

Non solo Monte Berico. Le offerte votive rese ai Santi o alla Madonna dopo aver scongiurato e combattuto situazioni di sofferenza e precarietà si trovano anche in molti luoghi della provincia. Ecco una piccola guida

La tradizione dei cosiddetti ex-voto, offerte votive rese ai Santi o alla Madonna dopo aver scongiurato e combattuto situazioni di sofferenza e precarietà, è uno dei tratti più caratteristici della religiosità popolare di tutti i tempi e ha lasciato un patrimonio artistico ed architettonico inestimabile. Vicenza e la sua provincia sono ricchissime di chiese, santuari, sacelli votivi fatti erigere per volontà della popolazione e oggi raccontano la storia, le vicende e le tradizioni locali.

L'itinerario "Per Grazia ricevuta - tra i principali Santuari ex-voto della Provincia di Vicenza", può iniziare con il Santuario dedicato alla Madonna di Monte Berico, patrona delle terre vicentine e della Diocesi. Situato in una splendida posizione panoramica, conserva all'interno la preziosa tela di Paolo Veronese "La Cena di S. Gregorio Magno". L'itinerario prosegue con la Casa natale di Santa Maria Bertilla Boscardin, a Brendola, dove visse la Santa dell'umiltà e dell'assistenza agli ammalati in particolare ai bambini. 

A Lonigo si trova invece il Santuario della Madonna dei Miracoli, al cui interno è stato istituito un importante Museo degli ex-voto che conserva ben 350 preziosissime tavolette votive risalenti al periodo che va dal 1486 fino al 1893.

Si giunge poi a Thiene, con il seicentesco Santuario della Madonna dell'Olmo, eretto nel luogo della miracolosa apparizione della Vergine; a Scaldaferro di Pozzoleone sorge invece il Santuario della Madonna Salus Infirmorum. Legati a due salvataggi miracolosi della statua della Madonna sono poi i due santuari della Madonna del Pedancino a Cismon del Grappa e della Madonna dell'acqua a Mussolente. La Chiesa della Madonna dell'Onda ricorda la tragica inondazione del Brenta che colpì San Nazario nel Cinquecento. Ultime due tappe di questo percorso attraverso credenze, miracoli, storie di devozione e gratitudine popolare sono la Madonna dei Capitei a Marostica e il Sacello della Madonna del Carmine a Gallio, eretto come ringraziamento per aver protetto il paese dalla violenza della seconda Guerra Mondiale.

Da non perdere: Piccole deviazioni dal percorso portano a scoprire altri luoghi della religiosità popolare legati ai santi ed ai beati. A Vicenza: la Basilica dei SS. Felice e Fortunato, la Cattedrale e il Tempio di S. Corona. A Bassano: il Santuario della Beata Giovanna. A Marola: la Chiesa Parrocchiale, tomba di mamma Eurosia Fabris. A Schio: Istituto Canossiane, teca di Santa Bakhita. A Chiampo: la Grotta di Lourdes e la Pieve. A Trissino: la Grotta di Lourdes.

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