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Martedì, 16 Aprile 2024
Salute

Italiani in quarantena: il 40% è ingrassato, 4 su 10 soffrono l'insonnia

A tanti il lockdown non ha fatto bene alla salute

Come stiamo reagendo al lockdown? Il primo studio che fotografa la vita sospesa ai tempi del coronavirus, là dove ha colpito più duramente. Le persone più dinamiche e chi non lavora a causa della pandemia sembrano stare peggio dopo oltre un mese di confinamento.

Com'è cambiato lo stile di vista degli italiani in tempi di lockdown? Lo rileva un'indagine realizzata da Villa Miralago (centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare) e dalla School of Management (Som) del Politecnico di Milano, che per comprenderlo si sono serviti di un questionario online. A rispondere, in pochi giorni, circa 8.300 persone. "Abbiamo quindi lavorato per estrarre dal campione complessivo, statisticamente rappresentativo della popolazione italiana in termini di sesso, età, distribuzione geografica, titolo di studio e situazione economica", spiegano i promotori.

Come sono cambiate le abitudini alimentari e di attività fisica

Veneto

  • Riguardo alle abitudini alimentari, è emerso che uno su due in questo momento consuma cibi più freschi (carne, pesce, uova, latticini), unitamente a frutta e verdura, preferendo il consumo di acqua agli altri tipi di bevanda.
  • Uno su quattro sta consumando bevande zuccherate (succhi di frutta e bibite gassate).
  • Pochissimi si stanno informando su quale sia l'alimentazione più corretta per fronteggiare il Covid-19 e l'isolamento.
  • Il peso: uno su 4 riferisce una diminuzione del peso, il 40% segnala di essere ingrassato: più spesso si tratta di donne e soggetti tra i 30 e i 50 anni. "Vi è una correlazione chiara in tutta Italia tra preoccupazione economica e variazione di peso; inoltre, più della metà di coloro che hanno aumentato l'introito calorico lo hanno fatto per gola-noia-nervosismo".
  • Più della metà degli intervistati durante il lockdown sta facendo meno attività fisica del solito.
  • Uno su 3 ha visto peggiorare la qualità del suo sonno; poiché il sonno è un indicatore di equilibrio psicofisico, questo dato "è rappresentativo dell'impatto negativo che la situazione di emergenza sta avendo sulla salute mentale e fisica della popolazione".
  • Chi ha a disposizione uno spazio esterno riferisce una maggiore tenuta psico-fisica.
  • Solo un numero limitato di cittadini sta approfittando di questo momento di isolamento per migliorare il proprio stile di vita.

Tra insonnia e disequilibri psicofisici

Sono aumentati stress, conflitti familiari, solitudine, attacchi di panico, insonnia, irritabilità: sono solo alcuni degli effetti  della quarantena. E ancora, quasi 4 cittadini su 10 la cui qualità del sonno è peggiorata significativamente cercano aiuto in diversi prodotti per la gestione dell'emotività tra cui sostanze naturali, fitofarmaci, ansiolitici e antidepressivi. Gli effetti sulla salute mentale possono presentarsi anche mesi dopo la conclusione della quarantena. Poi con il tempo sono destinati a diminuire, ma l’ansia e i comportamenti di evitamento ce li porteremo dentro per un po’ di tempo anche dopo la fine dell’isolamento. Per mesi ci “scatterà l’allarme” quando capiterà di trovarsi di fronte a persone che tossiscono o in luoghi molto affollati.

L'Università Tor Vergata di Roma che ha fatto uno studio su 6.604 intervistati: (37%) hanno detto di aver accusato di sintomi del disturbo da stress post-traumatico, 3.084 (17,3%) manifestano depressione, 3.700 (20,8%) ansia, 1.301 (7,3%) insonnia, 3.895 (21,8%) fanno i conti con uno stress percepito elevato e 4.092 ( 22,9%) lamentano un disturbo dell'adattamento. Tutte queste spie di malessere psicologico sono più diffusi fra le donne, in particolare fra le più giovani.


 

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