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Forno a microonde: i vantaggi e rischi per la salute

Elettrodomestico presente nelle case degli italiani da quasi 20 anni, il forno a microonde viene impiegato per riscaldare gli alimenti. Avrete sicuramente sentito parlare dei danni provocati da quest'ultimo. Ma si tratta di rischi reali o no? Scopriamolo

Forno a microonde, quali sono i reali rischi per la salute?

Lo usiamo per cucinare e c’è chi lo utilizza anche per scaldare la tazza di caffè o latte la mattina (in fondo la rapidità è il suo forte). C’è un equivoco però sul forno a microonde: si pensa che sia così veloce perché raggiunge temperature più alte. Sbagliato. Il forno a microonde può favorire intossicazioni o infezioni per il semplice fatto che le temperature su cui lavora non possono eliminare del tutto i batteri del cibo. Questo rischio si corre con gli alimenti non più freschissimi, che è meglio cucinare in modo classico.  

Quando parliamo di forno a microonde ci riferiamo a quell'elettrodomestico che da quasi 20 anni è ormai presente nelle case di tutti gli italiani e che viene impiegato per riscaldare gli alimenti attraverso un processo di interazione tra le particelle di acqua e grassi che troviamo negli alimenti ed i campi elettromagnetici che si formano in seguito alle radiazioni emesse dal forno. In questo modo l'alimento si scalda prima all'interno e successivamente all'esterno. 

Nell’immaginario collettivo il forno a microonde, che scalda i cibi sfruttando l’interazione della materia con i campi elettromagnetici, aumenterebbe il rischio di tumori nell’uomo: le radiazioni emesse dall’apparecchio sarebbero in grado di alterare il nostro Dna, causando l’insorgenza del cancro.


Vero o falso?

Spiega nel dettaglio Anna Franzetti, responsabile dell’unità contenuti istituzionali di missione dell’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro.

Scaldare il cibo con il forno a microonde aumenta il rischio di cancro? Falso. Non vi è alcuna dimostrazione che l’uso del forno a microonde nel cucinare e nel scaldare i cibi possa aumentare il rischio di cancro.
Questo elettrodomestico è presente nelle nostre case a partire dagli anni Cinquanta, quindi abbiamo maturato un numero sufficiente di anni di osservazione per poter dire che si tratta di un sistema di cottura per cui non sono stati evidenziati pericoli per la salute.
▪ Perché si è diffusa questa credenza? Probabilmente il fraintendimento nasce dal termine “radiazione”.
Quando noi pronunciamo questa parola evochiamo la radioattività prodotta dalle centrali o dalle armi nucleari.
In realtà i forni a microonde scaldano il cibo grazie a delle radiazioni a radiofrequenza, quindi dotate di una bassa quantità di energia e di tipo non ionizzante, cioè non sono in grado di interagire con il nostro Dna.
Non possono, quindi, aumentare il rischio di sviluppare tumori.
▪ Quindi le radiazioni non modificano la struttura dei cibi scaldati? Gli alimenti non sono radioattivi?
No, la struttura dei cibi che noi scaldiamo non viene compromessa perché le radiazioni sono a bassa energia.
Queste radiazioni agiscono solo a livello dello sfregamento delle molecole, che produce il calore necessario per cuocere i cibi.
▪ C’è qualche altro rischio legato alle radiazioni che vengono emesse dal forno a microonde?
È importante dire che questo tipo di radiazione viene assorbito molto bene dai materiali ricchi d’acqua.
Anche i tessuti umani sono ricchi d’acqua quindi una raccomandazione è quella di verificare che il microonde sia sempre ben schermato perché in caso contrario si potrebbero rischiare delle scottature o delle ustioni.
Un’altra accortezza che si deve avere è quella di conservare sempre attentamente i cibi perché in questo caso la cottura nel microonde potrebbe non eliminare tutta la carica batterica che questi alimenti contengono e provocare quindi dei disturbi gastrointestinali o altro.
▪ Esistono casi in cui è meglio cuocere i cibi col forno a microonde anziché con i metodi classici?
Dal punto di vista nutrizionale in alcuni casi è meglio cucinare con il microonde.
Il cibo cotto e successivamente riscaldato è comunque sempre più povero di nutrienti rispetto a quello crudo perché molte vitamine e proteine col calore si denaturano: questo vale sia per le cotture classiche sia per quelle al microonde.
Dal momento che il forno a microonde cuoce alcuni cibi (come ad esempio le verdure e il pesce) senza acqua in tempo molto breve, il valore nutrizionale di questi alimenti risulta addirittura più elevato del corrispettivo cucinato nel modo più classico.

È stato ampiamente dimostrato che non esiste alcuna dispersione di radiazioni dall’interno del forno a microonde, né quando questo è vetusto, né quando è chiuso e, tanto meno, quando viene aperto. La stessa AIRC nega che vi siano pericoli per la salute dall’uso del forno a microonde. L’unica pecca è la cottura del cibo, che non consente l’eliminazione delle tossine che invece avviene nella cottura tradizionale. 
La radiazione è una propagazione di energia assolutamente naturale (come la luce solare) che non va confusa con la radioattività in grado di provocare tumori e mutazioni genetiche, solo le radiazioni cosiddette "ionizzanti" riescono a interagire con il DNA, mentre i cibi scaldati al microonde non sono radioattivi perché l'energia delle radiazioni del microonde è troppo bassa.
E’ sempre presente il rischio che i batteri presenti nel cibo non fresco, conservato in frigo per molto, non vengano uccisi. Questi alimenti dovrebbero essere cotti a temperature più alte.

Gli aspetti negativi sono legati al impatto ecologico: consumano molta elettricità e lo smaltimento a fine vita è molto complesso.

I vantaggi 

  • è ideale per lo scongelamento degli alimenti surgelati (se si scongela a temperatura ambiente c'è il rischio che la parte interna resti congelata, quella esterna si scongeli e quindi ci possano essere reazioni chimiche di alterazione);
  • mantiene il valore nutrizionale dei cibi freschi (tale valore si abbassa con la cottura classica, dove si raggiungono temperature più alte).

Ecco 3 consigli per usare al meglio il forno a microonde:

1- scegliete la giusta potenza in base all’alimento che volete cuocere,
2- Ricordatevi che potete usare il microonde anche per la cottura a vapore,
3- Per ridurre ulteriormente i consumi usatelo per grigliare e gratinare piccoli quantitativi al posto del forno.

I migliori forni a microonde si possono trovare nei Centri Commerciali del Vicentino

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