Bagno al mare: quanto tempo bisogna aspettare prima di farlo?
Uno dei principali tormentoni estivi è sicuramente il grido: per fare il bagno devi aspettare 3 ore dopo aver mangiato o anneghi per colpa della congestione! Ma è davvero così? Ecco la verità
Impossibile dimenticare le grida dei nostri genitori che, al mare dopo i pasti, puntualmente ci intimavano di non fare assolutamente il bagno: un tormentone che si ripete di generazione in generazione. Se non avessimo aspettato le canoniche 3 ore, infatti, saremmo annegati per colpa delle cosiddette “congestione”.
Prima di fare un bagno, con il buon senso cerchiamo di valutare la temperatura dell’acqua, facendo attenzione quando è troppo fredda, la quantità di cibo ingerito, quanto fa caldo e da quanto abbiamo mangiato.
Che cos’è la congestione?
Il termine congestione è comunemente usato per definire un blocco digestivo (blocco intestinale da freddo o congestione dello stomaco). Dopo i pasti, infatti, stomaco e intestino necessitano di molto ossigeno, trasportato attraverso il flusso sanguigno, per poter digerire e trasformare il cibo ingerito. Un improvviso cambiamento della temperatura può provocare una diminuzione della quantità di sangue che arriva all'addome causando il rallentamento, o il blocco, dei processi digestivi con la conseguente comparsa di malessere.
Quanto ci vuole per digerire un pasto?
I tempi di digestione degli alimenti possono variare, anche notevolmente, da individuo ad individuo, in funzione, ad esempio, dell'attitudine a masticare lentamente, dell'acidità gastrica e della motilità intestinale.
In generale, i tempi di digestione aumentano proporzionalmente al contenuto in grassi degli alimenti, mentre diminuiscono quando il cibo viene masticato con cura, è adeguatamente cotto o ha una consistenza liquida.
Inoltre, non bisogna sottovalutare le combinazioni alimentari: infatti, quando nello stesso pasto si consumano diverse categorie alimentari i tempi di digestione si allungano.
TEMPI DI DIGESTIONE
- un succo di frutta ci mette venti minuti
- la frutta impiega circa mezz’ora (20 minuti l’anguria, 40 le mele),
- la verdura cruda 30-40 minuti, quella cotta 45-50, le patate 60.
- I carboidrati vengono generalmente digeriti nel giro di un’ora.
- Anche al latte scremato e ai formaggi freschi basta un’ora circa, mentre per i formaggi stagionati ce ne possono volere anche 4 o 5.
- Se il pasto consumato è a base di pesce, un’ora è più che sufficiente per la digestione,
- mentre per una bistecca di manzo ne servono 3 o 4, e
- 5 ore per il maiale.
Ma quanto si deve aspettare per fare il bagno dopo mangiato senza rischi?
Quello delle canoniche 3 ore di attesa per poter fare il bagno dopo aver mangiato è solo un mito.
Oltretutto, non esistono prove scientifiche che fare il bagno dopo pranzo faccia male: non sono stati progettati e condotti degli studi infatti che abbiano messo a confronto due o più gruppi di persone “esposte” e “non esposte” al rischio che si intende valutare.
Certo è che, se abbiamo consumato un pasto completo e magari abbondante, è meglio riposare all’ombra in relax per facilitare i processi digestivi, invece di buttarsi subito in acqua o andare sotto il sole.
La regola principale è usare il buonsenso: prima di fare un bagno, cerchiamo di valutare la temperatura dell’acqua, facendo attenzione quando è troppo fredda, la quantità di cibo ingerito, quanto fa caldo e da quanto abbiamo mangiato.
I consigli in più
- Prima di fare il bagno, evitiamo grandi abbuffate,
- cibi pesanti o grandi quantità di cibo, mentre
- è meglio preferire frutta, verdura,
- pesce,
- pasta
- riso freddi.
- È importante entrare in acqua gradualmente, abituando il corpo alla temperatura.
- Attenzione: in realtà, la prima causa di blocco digestivo è l’assunzione di bevande ghiacciate, che causano un forte sbalzo termico.
- È bene anche evitare docce troppo fredde o
- troppo calde subito dopo i pasti, come anche l’esposizione al sole.
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