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Alimentazione

Con il caldo aumentano le intossicazioni alimentari: ecco a cosa fare attenzione

La voglia di mangiare cibi freschi o crudi diventa problematica, può agevolare le infezioni alimentari causate da germi. Ogni estate si registrano molte tossinfezioni che si possono facilmente evitare con piccole precauzioni. Vediamo quali

Con il caldo aumenta anche la percentuale di tossinfezioni alimentari, legata spesso al consumo di piatti freddi e a una cattiva conservazione e igiene dei prodotti. A questo proposito l’Adi Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ricorda alcune regole da osservare per non incorrere in malattie e intossicazioni dovute al consumo di alimenti contenenti sostanze tossiche o batteri, come nel recente caso di prodotti surgelati richiamati in Europa a causa di contaminazione da listeria.

Si stima che ogni anno, nei soli Paesi industrializzati, il 30% della popolazione sia colpito da una tossinfezione alimentare, con circa 360 mila casi di denunce e 30.000 interventi per infezioni e intossicazioni alimentari. Oggi si contano al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari che si manifestano con differenti sintomi e causate da diversi agenti patogeni che aumentano con il passare degli anni.

I cibi più a rischio infezioni sono: 

  • creme e salse contenenti uova (come la maionese);
  • carne e derivati;
  • frutti di mare (soprattutto se crudi);
  • latticini;
  • verdure crude;
  • uova.

Fare attenzione 

  • Al ristorante diffidare dei carrelli con cibi freddi, conservati a lungo a temperatura ambiente, specialmente se con gelatine, creme, maionese, mascarpone, salse e uova
  • Guardare bene l'aspetto: bisogna controllare che non ci sia brina all’esterno delle confezioni surgelate, perchè indica un cattivo mantenimento
  • Buttare via i cibi le cui confezioni presentano un rigonfiamento, e prestare particolarmente attenzione ai prodotti freschi come latte, mascarpone, creme ecc…
  • Non acquistare bottiglie d’acqua o bibite lasciate sotto il sole, e ricordarsi che bisogna sempre controllare la data di scadenza anche ad esse
  • Non acquistare pesce e frutti di mare di cui non si è sicuri della provenienza, e prendere cozze e vongole solo se sono contenute in confezioni sigillate e avvolte da una retina di plastica, e con un’etichetta che indica peso e scadenza del prodotto stesso. Inoltre è importante ricordare che i frutti di mare possono essere conservati al massimo per 4 giorni, in frigorifero alla temperatura di 6°C, e che del pesce bisogna controllare sempre il colore, l’odore e l’aspetto generale
  • Non acquistare prodotti, nei bar e nei negozi, se il congelatore è pieno di roba, infatti per una corretta conservazione, i prodotti non devono mai superare un certo carico. Inoltre sono meglio i freezer che hanno gli sportelli chiusi (solitamente verticali)
  • I cibi surgelati, a differenza di quelli congelati, hanno dei cristalli di ghiaccio più microscopici, infatti se si nota che l’alimento presenta dei cristalli di ghiaccio più grandi, della brina, significa che può essere un sintomo dell’interruzione della catena del freddo. Ad esempio se il gelato perde la sua compattezza e cremosità e diventa come la brina, vuol dire che non è buono e va buttato
  • Non acquistare nessun prodotto deteriorabile da carrettini ambulanti privi di celle frigorifere adeguate alla conservazione degli alimenti
  • È fondamentale controllare sempre la data di scadenza di tutti gli alimenti acquistati

Le regole fondamentali per non incorrere in tossinfezioni alimentari 

1. Igienizzare i posti in cui si conservano i prodotti e gli utensili da cucina come posate, taglieri, piatti e contenitori. Lavare le mani dopo aver toccato la frutta e la verdura acquistata o aver manipolato alimenti di diversa natura. Cambiare con frequenza i canovacci per le mani. Lavare con la varecchina le spugne.

2. Riporre la spesa nel ripiano adeguato del frigo. Utilizzare contenitori in vetro o il sottovuoto per conservare gli avanzi, non lasciarli mai nei tegami di cottura. Mai riporre alimenti caldi o tiepidi nel frigo perché determinano un aumento della temperatura interna. Pulire con cura le superfici utilizzando acqua e aceto (oppure bicarbonato di sodio) o in alternativa detersivi appropriati non abrasivi e senza schiuma, in modo da facilitarne il risciacquo.

3. Lavare frutta e verdura prima della consumazione, preferibilmente con un cucchiaino di bicarbonato lasciandole in acqua per 15 minuti. Dopo il lavaggio è importante non refrigerare i prodotti, in quanto potrebbero sviluppare batteri patogeni contaminanti per il resto degli alimenti in frigo. Se si acquista verdure in busta, lavarle sempre anche se sulla confezione viene indicato che non è necessario. Frutta e verdura vanno riposte nei cassetti in basso e nei contenitori appositi e non lasciate libere o a contatto con altri alimenti.

4. La carne va conservata in sacchetti per gli alimenti nei ripiani bassi, sopra i cassetti delle verdure, non va pulita sotto l’acqua. A seconda del tipo di taglio e composizione: deve essere consumata entro 24 ore se macinata, entro 48 ore se di pollo o tacchino, entro 3 giorni nel caso di affettati non confezionati e carne fresca in genere.

5. Il pesce va pulito ed eviscerato, lavato sotto acqua corrente; ben asciugato, conservato in un contenitore ermetico o coperto con una pellicola e riposto nella parte bassa del frigorifero. Deve essere consumato entro le 24 ore.

6. Latticini e uova vanno conservati in appositi contenitori nel ripiano centrale del frigo. Nel caso delle uova bisogna evitare di tenerle nel portauova dello sportello, a causa degli sbalzi termici dovuti all’apertura e chiusura.

7. Per surgelare è consigliabile porzionare gli alimenti (carne e pesce), avvolgerli in pellicola o in busta alimenti o in contenitori resistenti. Lo scongelamento deve avvenire sempre nel frigorifero, mai a temperatura ambiente.

8. Leggere l’etichetta e la data di scadenza quando si fa la spesa, riponendo i cibi con scadenza ravvicinata disposti davanti in primo piano sia in dispensa che in frigorifero per essere consumati per primi.

9. Cottura sopra i 120° C per garantire l’eliminazione delle spore dagli alimenti. Attenzione che il cibo sia sempre cotto al momento. Se avanza conservare in un recipiente ben chiuso in frigorifero e consumarlo entro poco tempo.

10. Intossicazione, è importante bere molta acqua per evitare la disidratazione legata al vomito, integrare con elettroliti, evitare di fare pasti troppo abbondanti o cibi pesanti ed elaborati. La maggioranza delle tossinfezioni alimentari è acuta, ossia la malattia insorge all’improvviso e dura poco; la gran parte dei soggetti guarisce spontaneamente, senza trattamento.

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