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Maltempo nel Vicentino: ciliege gravemente compromesse

L'allarme arriva da Coldiretti Vicenza che segnala danni ad altre culture oltre alla "perla rossa", la più colpita dall'anomalia meteo di maggio 2019

Se non si guardasse il calendario si potrebbe dire che ci avviciniamo a celebrare Ognissanti. Ma la realtà è un’altra: siamo a metà maggio ed in campo, tra le eccellenze, ci sono ciliegie ed asparagi, ma non solo. A Vicenza, così come in tutto il Veneto, la stagione pare essere decisamente compromessa per alcune colture, tra cui la perla rossa per eccellenza, la ciliegia. Per altre, invece, è ancora possibile recuperare, a patto che le condizioni atmosferiche segnino un rapido miglioramento.

«Freddo ed allagamenti, infatti, sono lo scenario che si prospetta in terra berica, ma anche il tutta la regione, dove non sembra esser stata risparmiata proprio nessuna area. Le semine di mais sono in ritardo o comunque sospese a causa dei campi allagati. E chi ha già provveduto a seminare dovrà ripetere l’operazione, a causa dell’asfissia radicale delle piante. Le api sono in ritiro forzato, a causa delle basse temperature, nonostante la piena fioritura di acacie, tiglio e castagno»,  spiega in una nota Coldiretti Vicenza, il cui presidente, Martino Cerantola, sottolinea: 

«La tendenza alla tropicalizzazione del clima si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni con costi per oltre 14 miliardi di euro in tutta Italia nell'arco di un decennio, tra perdite della produzione agricola nazionale e danni alle infrastrutture nelle campagne. e sostenere efficaci politiche a difesa dell’invecchiamento attivo».

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