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Tav, via libera dal Ministero: «Fermarla costerebbe troppo»

La tratta ad alta velocità Brescia-Padova si farà. Gli esperti del MIT hanno completato le valutazioni sulla nuova linea ferroviaria producendo l’Analisi costi-benefici e la relazione tecnico-giuridica

«Come per il Terzo valico, siamo di fronte a una grande opera ereditata dal passato, mai rallentata dall'analisi costi-benefici, è bene precisarlo, che comunque costa troppo fermare ma che si può decisamente migliorare in termini di sostenibilità ed efficienza». Sono le parole del Ministero dei Trasporti sull'analisi costi-benifici e quella giuridica pubblicata on-line e che di fatto dà il via libera all'Alta velocità Brescia-Padova. 

Novità per quanto riguarda i miglioramenti indicati dal ministero, tra cui l'indicazione del rispetto delle più 300 osservazioni indicate dall'Osservatorio ambientale. Nell'analisi anche un passaggio che riguarda l'utilizzo del Tav da parte dei pendolari con la prospettiva di passare dal sistema di alimentazione di trazione elettrica da 25kV a 3kV, con una maggiore flessibilità di utilizzo. 

"Questa notizia - dichiara il sindaco e presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco  - è una grande vittoria per tutto il nostro territorio che premia la volontà e la caparbietà di tutte le parti coinvolte, dalle forze politiche ai sindaci, dalle categorie economiche a quelle sociali, tutti uniti in un gioco di squadra che ora riceve un forte impulso a continuare su questa strada. Già nei prossimi giorni vedrò a Vicenza i tecnici di RFI per studiare e discutere le loro controdeduzioni in merito alle tante osservazioni presentate sul progetto preliminare nel tratto di attraversamento della città e della provincia, in modo da arrivare ad una soluzione condivisa. Da questo momento la questione TAV può, e deve, avere un ulteriore slancio verso la sua realizzazione".

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando la pubblicazione, da parte del Ministero dei Traporti, dell’analisi costi-benefici dell’infrastruttura ferroviaria in questione ha sottolineato: «Aldilà dei contenuti tecnici, sui quali lascio la parola agli esperti; aldilà delle raccomandazioni, dei dibattiti, delle opinioni, quello che emerge dall’analisi costi-benefici per l’alta velocità Brescia-Verona-Padova è incontrovertibile. Si è perso troppo tempo per dotare la Baviera d’Italia, con uno dei più alti Pil del mondo e con uno straordinario sistema imprenditoriale e sociale, di un’opera fondamentale per la mobilità di persone e cose», aggiungendo:

«Adesso però basta perché le opere sono appaltate, il consenso territoriale è totale, tornare indietro non si può e non si deve. Quindi pancia a terra e lavorare per portare a compimento un’opera che andava fatta da decenni. Non possiamo – aggiunge Zaia – continuare a togliere competitività a un territorio che già soffre per vincoli, burocrazia, lacci e lacciuoli, senza dimenticare le necessità di connettività tra Lombardia e Veneto emersi sia in sede di elaborazione della candidatura vincente alle Olimpiadi invernali del 2026, sia nell’ambito del recentissimo nuovo Piano Regionale Trasporti 2020-2030 del Veneto, elaborato dal professor Cascetta».

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