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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Sopralluogo al Parco della Pace, Possamai: “Non c’è il piano di gestione"

Il sindaco: "Impossibile aprire a breve come aveva annunciato la precedente amministrazione"

“Non c’è uno straccio di piano di gestione e molti interventi importanti devono ancora essere completati. Non riesco davvero a capire come la passata amministrazione potesse sostenere, fino a qualche settimana fa, l’imminente inaugurazione del Parco della Pace”. Quella di oggi, per il sindaco Giacomo Possamai, più che una visita di perlustrazione è stata “un’operazione verità”, per far vedere, insieme all’assessore allo sport, ai grandi eventi e al Parco della Pace, Leone Zilio, lo stato di avanzamento di un cantiere tutt’altro che in dirittura d’arrivo. E soprattutto per denunciare l’assenza di un piano che dica come vada tenuto aperto il parco, cioè con che risorse, con che mezzi e con quali persone. “Detto questo – ha assicurato il sindaco - siamo già al lavoro per concludere al meglio l’intervento e, soprattutto, per definire in che modo dare alla gestione di questo parco un piano di sostenibilità economico finanziaria che gli permetta di diventare il più grande polmone verde della città, senza pesare sulle tasche dei vicentini”.

La prima tappa del sopralluogo si è concentrata nei tre hangar dedicati all’ingresso del parco, al museo dell’aria con annessi ambienti commerciali e alla protezione civile, scelta, quest’ultima, della precedente amministrazione che sarà oggetto di un approfondimento. Un secondo ambito visitato dagli amministratori è stato il giardino centrale, nato come cuore del progetto per il suo forte valore simbolico e trasformato successivamente in un’area per famiglie e bambini, peraltro ancora in fase di allestimento. Procedendo verso nord è stato fatto un focus sull’area sportiva, dove saranno realizzati con fondi Pnrr la tensostruttura che ospiterà una palestra polifunzionale e il terzo campo da rugby.

“Se su viale Sant’Antonino la gestione degli impianti sportivi seguirà una strada più tradizionale e di fatto già tracciata – ha ribadito l’assessore Zilio che con i tecnici comunali sta approfondendo l’intero dossier – per gestire e sorvegliare l’intera area verde di 63 ettari individueremo i player che dovranno fare squadra con il Comune”. Dopo aver raggiunto i guadi in cemento che consentono di attraversare gli specchi d’acqua utilizzabili anche per il canottaggio, gli amministratori hanno infine raggiunto l’ex pista di atterraggio dell’aeroporto Dal Molin. “È un’area perfetta per i grandi eventi – ha confermato il sindaco – ma se per l’apertura ordinaria del parco va verificata la possibilità di un ampliamento dei parcheggi tutto sommato, in relazione soprattutto al potenziamento della parte sportiva, qui è fondamentale studiare la possibilità di far parcheggiare un grande numero di automobili in occasione di iniziative di grande richiamo”. Il sopralluogo si è concluso con l’attraversamento della zona a sud, dove è prevista la realizzazione di orti urbani.
Infine il punto sul cantiere: al netto degli sfalci ancora tutti da fare, ma che per cinque anni saranno a carico delle imprese che hanno vinto la gara, e della rimozione di scarti delle lavorazioni e di materiale accatastato negli hangar, mancano, prima di procedere al collaudo, l’installazione di tutta la segnaletica di orientamento del parco e il posizionamento dei bagni chimici.

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