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La casa vicentina del gelato di fiori? E' in legno. A Vicenza lo hanno scelto già in 250 

È sostenibile, rinnovabile e riciclabile, è un isolante termico e acustico, resistente alle azioni sismiche. Altri vantaggi del costruire le case in legno è anche il poter soddisfare le richieste più originali e complesse in tempi rapidi, come quelle di una gelateria molto particolare di Sarcedo, la Emé, una delle centinaia di abitazioni costruite nel vicentino dalla altoatesina Rubner Haus

Marino Mambrelli, titolare della gelateria-pasticceria Emé, voleva fare il gelato con erbe spontanee, frutta, verdura, poco zucchero, tutto naturale e biologico. Il suo sogno però era realizzarlo in un ambiente bello, piacevole: insomma la casa doveva rispecchiare la sensibilità del proprietario che la immaginava un giardino di bellezza dove collocare le sue creazioni gastronomiche. Sotto le colline di Sarcedo c'è una delle 250 abitazioni costruite nel vicentino da Rubner, la ditta altoatesina leader nelle case di legno. Si tratta della Emé, una gelateria artigianale di Sarcedo con la particolarità di fare prodotti utilizzando anche fiori, erbe e frutta del territorio.

Rubner Haus realizza dalle scuole agli hotel, anche torri, ma la sua vocazione è creare abitazioni per persone esigenti in fatto di comfort e qualità della vita. Scegliere le soluzioni abitative offerte dalla bioedilizia in legno significa optare per una casa costruita nel pieno rispetto dell’uomo e dell’ambiente, che garantisce, a chi la abiterà, la possibilità di un reale risparmio energetico e un edificio strutturalmente solido, antisismico, dotato di ambienti salubri.

La nuova struttura a Sarcedo, di oltre 230 metri quadri, è una gelateria artigianale bio con due appartamenti privati al primo piano. Pietra locale l’esterno, soffitti a botte in abete chiaro: è stata privilegiata la scelta di materiali del territorio.

«Avevamo il desiderio di creare un ambiente rilassante, in cui i nostri clienti potessero rimanere a lungo e a loro agio gustando gelati a km zero e di stagione – racconta Marino Mambrelli - L’ambiente naturale in legno creato da Rubner Haus ha sposato perfettamente la nostra idea».

Dopo la visita agli appartamenti molto luminosi e spaziosi realizzati da Rubner si torna in gelateria nell'ordinatissimo laboratorio pieno di colori: le rosse fragole, i fiori arancione di nasturzio, i bottoni gialli del tarassaco i cui petali diventano un gusto straordinario, la bianca e profumata acacia, fino agli asparagi di Bassano per un gelato dal gusto assolutamente inconsueto. E naturalmente ci sono i gusti tradizionali, resi unici dal tocco di Marino, un gelataio pieno di passione e fantasia, amante della natura, super preparato che racconta la storia dei sapori: «Frutto di infusioni, tecnica, tanto tempo e grande amore».

RUBNER HAUS

Che storia ha l’azienda altoatesina? Rubner Haus, fondata a Chienes, in Val Pusteria (Alto Adige), nel 1964, costruisce architetture in legno, dando forma fin da allora a una filosofia ecosostenibile del vivere quotidiano e coniugando tradizione e avanguardia, artigianalità e innovazione tecnologica, nel loro significato più profondo.

Tutte le case Rubner Haus sono prodotte in Alto Adige con il legno delle foreste di proprietà dell’azienda, sono progettate insieme al committente e al suo architetto e realizzate con materiali ecologicamente pregiati lavorati con un dispendio minimo di energia primaria. Non assomigliano più alle baite di montagna, ora sono vere e proprie case di design. Per questo l’azienda lavora in stretta sinergia con gli architetti fin dalle prime fasi della costruzione della casa ed è in grado di soddisfare ogni esigenza del cliente. Una realtà unica nel panorama italiano, un successo dato dal felice connubio tra le sue due anime: la precisione e puntualità tedesche e la creatività di matrice italiana.

La casa ecologica ben si integra in differenti contesti: dai piccoli centri extraurbani alle grandi città trafficate, in cui le proprietà fonoassorbenti del legno e dei materiali utilizzati dalla bioedilizia garantiranno un alto livello di qualità di vita. Ora il legno è diventato un perfetto concorrente del cemento, per i costi e i minori tempi di realizzazione.

«Rubner ha una filiera dall'albero fino alla porta d'ingresso tutta controllata che garantisce sostenibilità ambientale (per ogni albero tagliato per far luce nel bosco se ne piantano 2) - spiega il responsabile Rubner per il nord Italia, il vicentino, ovviamente con casa di legno, architetto Andrea Calabrese - Garantisce l'impiego solamente di materiali naturali come sughero e la fibra di legno. Il risultato è la coibentazione termica eccellente e superiore ai parametri di legge e una qualità antisismica naturale determinata dalla leggerezza».

Aggiunge Calabrese: «Le nostre case sono a basso consumo energetico, calde d’inverno, fresche d’estate, perché il cappotto esterno è stato realizzato con pannelli di sughero realizzati da oltre 30 anni da Rubner per il cappotto delle facciate e ottenuti attraverso il processo di tostatura della corteccia. Un materiale ecologico che assicura un ottimo grado di isolamento termico e durevolezza, compatti e completamente insensibili all’umidità e all’acqua. E soprattutto non contengono collanti sintetici dannosi per la salute».

Spiega la lavorazione Peter Rubner la quarta generazione di questa dinastia del legno: «L’albero viene tagliato nelle nostre segherie in Alto Adige, Tirolo Orientale e Stiria nel rispetto di standard di qualità elevatissimi, e in parte lavorato direttamente sul posto per ottenere legno lamellare e pannelli di compensato a tre strati. Dopodiché il legname rimanente viene trasformato nei vari prodotti che caratterizzano le diverse imprese del Gruppo».

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