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Psicosi da Coronavirus, giovane cinese insultato e preso a bottigliate perchè "untore"

E' successo lunedì sera, lungo la Ss 47. I carabinieri stanno visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto per risalire all'aggressore

Lo stato di Emergenza vissuto in Veneto per il Coronavirus crea preoccupazione per il possibile contagio, ma al tempo stesso innesca delle dinaniche no sense che portano spesso a gesti sconsiderati.

E' quanto accaduto nella tarda serata di lunedì, lungo la strada statale 47, a Cassola. Zhang, un 26enne cinese residente a Bassano, è stato aggredito verbalmente mentre si era fermato a fare rifornimento alla stazione di servizio. Dalle parole, l'aggressore è poi pasato alle mani tirandogli una bottiglia in testa.

I gestori del bar presente nella stazione di servizio hanno subito lanciato l'allarme. Sul posto sono quindi intervenuti i sanitari del Suem 118 e i carabinieri che hanno dato avvio alle indagini per risalire all'aggressore. I militari avrebbero infatti visionato i filmati delle telecamere presenti nella zona al fine di identificare l'autore dell'aggressione.

L'episodio, ha fatto presto il giro della rete. "Zhang non aveva fatto nulla - scrivono in un post sui social gli Studenti per Udu Padova - era semplicemente entrato in una stazione di rifornimento, ma il proprietario ed i suoi clienti lo hanno subito etichettato come untore, accusandolo di essere un portatore di Coronavirus e spaccandogli una bottiglia in testa. Il Coronavirus non è un pretesto per mascherare il razzismo e per dare sfogo alle paure più basse. È necessario fare di tutto per evitare che, in questa situazione di emergenza, vengano persi i valori e i legami di solidarietà che ci legano tutti".

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