rotate-mobile
Attualità

Prosecco, la battaglia di Zaia contro la Croazia: "Ecco le carte, la pistola fumante di cui parlo da giorni"

I documenti della Regione attesterebbero il collegamento tra l’area geografica intorno a Trieste e il vino ‘Prosecco’. "Solo a quest’area geografica, del tutto estranea al territorio croato, può essere ricollegata la storicità della denominazione ‘Prosecco/Proseck".

“Ecco le carte, la pistola fumante di cui parlo da giorni, che riteniamo bloccheranno per sempre le ambizioni di riconoscimento europeo del Prosek avanzate dalla Croazia. Sono tavole, documenti, e riferimenti storici rinvenuti grazie al lavoro della task force messa in campo dal Veneto. Una storia che parte dal lontano 1382 e che mai ha in realtà interessato il territorio croato”. Ad annunciarlo Luca Zaia, per il quale la battaglia contro la denominazione della bollicina Croata di certo non passerà in cavalleria. Il presidente della Regione Veneto non molla e specifica che la battaglia sarà coordinata e valutata al Tavolo specifico che si terrà il 2 novembre a Venezia, alla presenza di tutte le entità interessate e del Viceministro Centinaio, nel quale si definiranno le azioni formali da attivare. L’intera, corposa documentazione, aggiunge Zaia è già nella disponibilità del Ministero. 

Cavallo di battaglia della Regione Veneto sono appunto i documenti che spiegano la storia del Prosecco. Il nome del  vino - come riferisce una nota della Giunta Regionale - risale in particolare, al 20 settembre 1382 quando la città di Trieste ha siglato un accordo tale per cui – entrando nei domini del sovrano austriaco – si impegnava a consegnare annualmente 100 orne del miglior vino di Prosecco al Duca d’Austria 

La dicitura Prosecco ha poi continuato ad essere estensivamente usata nei secoli per indicare lo specifico vino, proveniente dai territori del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia e tale legame storico costituisce, tra l’altro, il fondamento del riconoscimento della DOC Prosecco di cui al Decreto del 17 luglio 2009 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali di allora, che era proprio Luca Zaia.

A tale ultimo riguardo, nelle riprodotte incisioni di rame risalenti rispettivamente al 1585 ed al 1590, la città di Prosecco, situata poco a occidente di Trieste, è denominata Proseck, in ragione dell’assoggettamento, in quel periodo storico, dell’area al dominio asburgico. Invece, la riprodotta carta geografica dell’area friulana, risalente al 1770, anch’essa incisa su rame, e stampata per conto del Governo veneziano, impiega, ordinariamente, la denominazione italiana ‘Prosecco’.

Il che, secondo il Veneto, conferma non solo l’omonimia/identità tra i nomi Prosecco e Prosek, ma attesta la risalenza storica del collegamento tra l’area geografica intorno a Trieste e il vino ‘Prosecco’, oggi tutelato con DOC. È, dunque "solo a quest’area geografica, del tutto estranea al territorio croato, che può essere ricollegata la storicità della denominazione ‘Prosecco/Proseck".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Prosecco, la battaglia di Zaia contro la Croazia: "Ecco le carte, la pistola fumante di cui parlo da giorni"

VicenzaToday è in caricamento