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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Parcheggio selvaggio al San Bortolo, i primi "incivili" sono i dirigenti medici

Sulla questione interviene il segretario del Nursind, Andrea Gregori: “A rimetterci è l’utenza, per salvaguardare i privilegi dei medici”

Nonostante i solleciti di Nursind ed Rsu a trovare una soluzione, tutto tace. La questione è stata sollevata, anche recentemente, dalla cronaca locale, che ha snocciolato numeri importanti: 45 rimozioni effettuate negli ultimi mesi all’interno del parcheggio riferito all’area ospedaliera.

“Ci risulta che queste rimozioni siano state praticamente eseguite per auto afferenti all’utenza ospedaliera – spiega il segretario provinciale del Nursind di Vicenza, Andrea Gregori – cioè di persone autorizzate ad entrare per motivi di trasporto sanitario e che, una volta nell’area ospedaliera, hanno parcheggiato o in posti in cui intralciavano la circolazione dei mezzi oppure in posti riservati ai disabili, senza averne titolo”.

Per il Nursind, naturalmente, la circolazione dei mezzi di soccorso e non, come pure la sosta ai disabili, un’organizzazione ospedaliera la deve assolutamente garantire. Al tempo stesso, però, dovrebbero essere garantiti dei parcheggi liberi per chi viene autorizzato ad entrare per motivi sanitari.

“È proprio qui che nasce il problema. Questa amministrazione, più volte sollecitata nei mesi scorsi dalla nostra organizzazione sindacale e dalla Rsu a porre rimedio, anche in modo drastico al parcheggio selvaggio all’interno dell’area ospedaliera – aggiunge il segretario Gregori – ha preferito la via bonaria con avvisi ai dipendenti che senza nessun diritto parcheggiano all’interno, piuttosto che attivarsi con la rimozione forzata”.

Due pesi e due misure. “La rimozione forzata, infatti, non è stata risparmiata agli utenti, a causa di una politica di gestione degli abusivi alquanto permissiva. Risulta ovvio che se gli utenti autorizzati avessero trovato idonei spazi non si sarebbero ritrovati con il veicolo rimosso e la relativa sanzione da pagare oltre al disagio di andare a recuperare il mezzo. Queste rimozioni si potevano tranquillamente risparmiare se ognuno avesse rispettosamente parcheggiato nelle aree preposte”.

Il Nursind di Vicenza ha intrapreso da alcuni mesi una rilevazione pressoché quotidiana delle auto dei dipendenti parcheggiate nell’area ospedaliera, dove nessun dipendente dovrebbe parcheggiare. Dall’analisi effettuata, corredata di prove fotografiche consultabili da chiunque lo desideri, emerge che oltre l’80% dei mezzi dei dipendenti parcheggiati in un’area non consentita appartengono alla dirigenza medica.

“La cosa è stata puntualmente e quotidianamente segnalata ai responsabili della gestione della mobilità interna – sottolinea il segretario Gregori – con il risultato di un avviso bonario ai dipendenti scorretti, viceversa per gli utenti è stata utilizzata la linea dura, questi ultimi colpevoli di non aver trovato un posto che era stato loro sottratto dai dipendenti. Parafrasando le affermazioni del direttore generale, per cui “le rimozioni sono state eseguite per difendere il diritto dei disabili”, noi affermiamo che le rimozioni sono state fatte per salvaguardare pochi privilegiati a parcheggiare dove non è consentito, ossia i medici a spese dei contribuenti. Per non parlare, poi, del parcheggio destinato ai pazienti in dialisi, puntualmente occupato dai medici e dai coordinatori afferenti a quel servizio”.

Il Nursind conclude, senza timori: “Non abbiamo alcuna possibilità di essere smentiti nel merito, in quanto il fascicolo in nostro possesso con tanto di documentazione fotografica parla chiaro”.


 



 

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