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Sabato, 20 Aprile 2024
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«Intimidazione dopo il convegno sul sistema Bibbiano»

La denuncia è dell'associazione berica «Movimentiamoci» che nella città del Palladio aveva organizzato un incontro dedicato alla questione degli affidi: «Nel Veneto sono un centinaio i minori di cui non si sa in che mani siano finiti»

Nel Veneto ci sono un centinaio di minori di cui non si conosce il destino, tolti alle famiglie dalle autorità, stando agli archivi regionali, non si sa «in quali mani siano finiti». È questa la denuncia di Emanuela Natoli: la presidente della associazione Movimentiamoci alle telecamere di Vicenzatoday.it fa un racconto molto preciso. E spiega che proprio la sua associazione questi dati «li ha resi pubblici durante un convegno» organizzato lo scorso venerdì 8 novembre a Vicenza ai Chiostri di Santa Corona.

«Bisogna pure considerare che nella nostra regione sono ben duemila i minori sottratti alle famiglie ed è di capitale importanza per noi sapere, anche alla luce di quanto accaduto in Emilia con l'affaire Bibbiano, se le procedure adottate siano state sempre rispettose dei minori e della norma. Più in generale - rimarca la presidente - si tratta di cifre che richiedono risposte precise dalle istituzioni, Regione Veneto in primis». Poi un'ultima bordata: se si guardasse che cosa succede nel mondo degli assistenti sociali in Italia «non cadrebbe solo l'amministrazione di Bibbiano, ma ne cadrebbero moltissime altre, quasi tutte» spiega sempre Natoli citando l'ex giudice Francesco Morcavallo. Poi c'è posto per un'altra riflessione. In molte occasioni si sostiene che il sistema degli affidi sia in salute perché le tante richieste di allontanamento dalla famiglia in otto casi su dieci sono respinte dal magistrato. «Ebbene - spiega la presidente - questo invece è proprio il sintomo di come le cose non funzionino. È come se in un qualsiasi comune l'80 o il 90% dei permessi a costruire rilasciati dall'edilizia privata fosse considerato nullo dal Tar o dal Consiglio di Stato. Significherebbe che in quegli uffici o c'è incompetenza o malaffare. Nel mondo degli affidi in Italia ci sono troppe opacità».

Natoli ai taccuini di Vicenzatoday.it per di più aggiunge «un dettaglio inquietante». Venerdì 8 novembre, dopo la chiusura dei lavori del convegno «ho trovato la serratura della mia auto bloccata, come se fosse stata incollata. In quel momento ho pensato ad un atto di intimidazione da parte di chi non ha gradito la nostra iniziativa. Per questo - spiega Natoli - a breve segnalerò l'accaduto all'autorità giudiziaria. Senza dubbio un episodio del genere dopo un convegno in cui si è parlato anche del caso Bibbiano fa un certo effetto. Ma nessuno pensi di intimorirci». Tuttavia l'evento del giorno 8 ha avuto anche una eco politica. Il convegno infatti, anche per la rilevanza sociale del tema, aveva avuto il patrocinio dell'amministarzione comunale retta dal sindaco Francesco Rucco (un civico a capo di una maggioranza di centrodestra). Tuttavia dalle indiscrezioni filtrate a palazzo sia il gotha della dirigenza dell'assessorato ai servizi sociali, sia l'assessore stesso (il forzista Matteo Tosetto) avrebbero mal visto il convegno per motivi ancora tutti da chiarire.

Ad ogni modo a parlare è anche il vicepresidente di Movimentiamoci - Vicenza Giovanni Sicco. Ai microfoni di Vicenzatoday.it quest'ultimo fa sapere che le attuali leggi in materia di tutela dei minori dovrebbero prevedere alcune procedure di controllo lungo l'intero iter in modo da evitare errori o decisioni abnormi.

GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA AD EMANUELA NATOLI
GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA A GIOVANNI SICCO

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