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Addio all'antiquario "Kino", viaggiatore ed esploratore instancabile

Gioacchino Obrietan, "Kino" per gli amici si è spento a 76 anni. Originario della provincia di Fiume ma Vicentino di adozione, ha fondato il primo museo italiano dedicato all'antiquariato orientale 

Tanti viaggi, in ogni parte del mondo ma sopratutto in quell'oriente da sempre amato. Oman, Nepal, Tibet e innumerevoli altri luoghi dell'Asia dove portatava aiuto ai bisognosi. Gli amici piangono Gioacchino Obrietan detto Kino che si è spento all'età di 76 anni. Era nato in provincia di Fiume, in Croazia, ma da molto tempo aveva scelto il Vicentino come sua patria. 

Era un ricercatore e un collezzionista, olte che un viaggitore instancabile. A Brendola, l'11 giugno 2005, ha fondato il primo museo in Italia interamente dedicato all’Antiquariato Orientale. Una raccolta unica e preziosa di mobili, oggetti e suppellettili provenienti prevalentemente da Cina e Tibet. Un percorso culturale e filologico che racconta l’ultimo millennio di storia Orientale, attraverso oltre 200 esemplari della grandezza, artigianale ed artistica,dell’antica Asia. Una raccolta di oggetti preziosi che hanno trasformato le stanze di Villa Orna, dimora veneta settecentesca, in volumi di millenaria saggezza dove, attraverso oggetti e mobili finemente decorati, si raccontano le straordinarie imprese di nobili e reggenti e la vita umile e quotidiana di civiltà lontane.

Molti i messaggi di cordoglio su Facebook postati dai suoi amici e compagni di viaggio. «Caro Kino,  ti auguro un buon viaggio, sicuro che Dio ti accoglierà a braccia aperte. Giorni e giorni di cammino, sotto la pioggia, sotto la neve, senza doccia, senza toilette, poco cibo e nulla di nulla .. ma con la mente attiva, ogni giorno sempre più forte, piena di felicita' e pensieri positivi. Questo viaggio mi ha cambiato la vita e ora posso solo ringraziarti con qualche lacrima in viso. Resterai sempre nel mio cuore e ti ringrazio per la magnifica esperienza di vita che mi hai fatto trascorrere. E' stato un viaggio forte e molto interiore, sopratutto grazie a te. La tua forza e la tua energia saranno sempre nella mia mente e di esempio per i miei figli. Riposa in pace». ricorda Andrea Simeoni e Alberto Piccolo aggiunge: «Dai tosi ve in mona fasemose na foto che si forti vojialtri”. Ti ho conosciuto come un guerriero instancabile Kino, tra le dune dell’Oman dove ci facevi ridere ogni secondo, ci emozionavi con i tuoi racconti di vita e ci cambiavi già le giornate alla mattina alle 6 in campo base iniziando a cantare e urlare. Va in mona Kino, questa volta te lo diciamo noi perché così non si fa. Grazie Kino per averci cambiato un po’ la vita a tutti noi, buon viaggio tra le terre da te più amate»

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