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Michela Morellato, dalla denuncia per spionaggio al “ban” dalla base: «Ora chi mi ha accusato se ne deve andare»

“Un talento per i guai”, il primo libro della showgirl vicentina, ripercorre la sua storia tra realtà e fantasia. E proprio nella realtà, sulle recenti vicende che l’hanno vista coinvolta con l’accusa di spionaggio per una foto alla Ederle e con il divieto di entrare nella caserma USA, ci sarà presto un altro capitolo…parola di Michela

Partiamo dalla fine che, secondo le parole di Michela Morellato, potrebbe essere un altro inizio o meglio «Una giustizia divina con qualche aiuto in più». L’ultima vicenda che ha visto coinvolta la vicentina moglie di un sergente americano, showgirl e soprattutto donna con “Un talento per i guai”, come recita il titolo del suo libro, presentato in questi giorni alla stampa nazionale, riguarda il divieto di mettere piede nella caserma Ederle. L’ordine è arrivato direttamente dal comandante Umberto D’Andria dopo l’accusa di spionaggio a Morellato per aver pubblicato su Facebook alcune foto dell'ingresso esterno della Ederle in viale della Pace, per denunciare la pericolosità della strada.

Scatti che, come riferisce Michele, erano stati autorizzati dai carabinieri di guardia ma che per la divulgazione le sono costati prima la pesante accusa – poi archiviata – e successivamente il “ban” permanente. «Una decisione ingiusta e che crea non pochi problemi a me e alla mia famiglia», sottolinea la 32enne vicentina che ora è disposta a portare il tutto in tribunale e anche di fronte alla giustizia americana «Ora chi ha fatto questo deve fare le valige è andarsene: è questo il mio obbiettivo».

La storia personale di Michela è d’altra parte costellata di battaglie che lei ha portato fino in fondo, come spiega nel suo libro affidando al suo alter ego, Eva, di raccontare in forma romanzata ma non troppo la sua vita. Una storia difficile da riassumere in poche righe,  nonostante i soli 32 anni di Morellato, vissuti comunque intensamente. Il suo nome comparve per la prima volta nelle cronache quando aveva 18 anni. Con la complicità delle Iene, allora incastrò il giornalista sportivo Amedeo Goria che le aveva fatto delle avance.

Sono passati tanti anni da allora ma il “talento per i guai” che, come dice lei “è più che altro una forma di libertà e di pretendere rispetto” è riemerso con la vicenda del generale Harrington, il comandante dell’Us Army Africa di stanza a Vicenza, che nel 2017 si è dimesso dopo alcuni messaggi “hot” in chat con la moglie di un sergente dell’esercito americano.

Neanche a dirlo, la moglie oggetto dei desideri di Harrington, era proprio lei, Michela Morellato. Anche se i due non si sono mai incontrati la notizia è trapelata lo stesso, complice un giornale americano. Una faccenda che ha Harrington è costata le stellette e a lei la demonizzazione di mogli e mariti residenti alla Ederle, che hanno preso le difese del generale. E così, secondo lei, anche la vicenda delle fotografie non è altro che un pretesto per allontanare un personaggio ritenuto da molti “scomodo”. Il ban per adesso resta ma…attenti alle bionde. Michela infatti non vede l’ora di scrivere il secondo capitolo della sua storia e di «ottenere giustizia». In poche parole il  “talento per i guai” non può fare a meno con quello di uscire dagli stessi guai a testa alta.  

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