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Maltempo, si fa la conta dei danni in Veneto: decretato lo stato di crisi

Il governatore Luca Zaia precisa che la richiesta avanzata in funzione del nubifragio del 31 luglio è rimasta aperta proprio in considerazione delle previsioni meteo e delle indicazioni del Sistema Regionale di Protezione civile

E' pesante il bilancio del maltempo che venerdì si è abbattuto in diverse zone della nostra Regione, in particolare su alcuni territori delle province di Treviso, Venezia, Padova e Rovigo. Oltre agli eventi di venerdì mattina con trombe d’aria e pesanti nubifragi che hanno colpito, tra gli altri, San Biagio di Callalta, Silea, Zenson di Piave, Noventa di Piave e Salgareda, in serata una tromba d'aria ha interessato il Comune di Montagnana e i Comuni confinanti alle province di Verona e Rovigo producendo gravi danni. 

Alberi abbattuti, allagamenti e violenti nubifragi hanno messo in ginocchio, in particolare, il settore dell’agricoltura che registra il bilancio più pesante dalla nuova ondata di maltempo con disagi registrati in tutte le province venete. 

Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, attraverso l’assessore Gianpaolo Bottacin, è rimasto in costante contatto con il Sistema regionale di Protezione civile che ha fatto fronte alle situazioni di rischio determinate dagli eventi. 

In merito ai danni causati dal maltempo di venerdì, il Presidente Zaia precisa che il decreto sullo Stato di Crisi e la richiesta dello Stato di Emergenza n. 110 “Stato di crisi per eventi eccezionali verificatesi nel Vicentino e padovano - 31 luglio 2019” è rimasto aperto proprio in considerazione delle previsioni meteo e delle indicazioni del Sistema Regionale di Protezione Civile. Questo permette a tutti i Comuni interessati dal maltempo degli ultimi giorni di avviare le relative procedure di richiesta danni.

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