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«I disagi patiti in zona Vallugana sono reali»

Giorgio Destro è l'avvocato di alcuni residenti da tempo ai ferri corti con un cantiere della Spv nel comprensorio thienese: il legale ai taccuini di Vicenzatoday.it parla delle lamentele dei suoi assistiti

«Onestamente non capisco che cosa voglia dimostrare la Sis con il ricorso contro le ordinanze del Comune di Malo che impongono al concessionario della Superstrada pedemontana veneta lo stop al brillamento notturno delle mine per lo scavo del tunnel Malo-Castelgomberto. La questione di fondo è chi vive in quell'area è sottoposto ad una pressione indicibile. La Regione ed il concessionario dell'opera, la Sis se lo devono mettere in testa». Sono queste le parole dell'avvocato Giorgio Destro del foro di Padova che commenta così la recente decisione della stessa Sis «di impugnare avanti al Tar Veneto proprio i provvedimenti relativi al brillamento notturno». Destro per l'appunto è il legale dei residenti di Vallugana, una zona di Malo in cui si trova una dei cantieri più problematici dell'intero tracciato della Pedemontana, nota anche come Spv. Il professionista dopo aver appreso della volontà del concessionario di volere riprendere con le esplosioni notturne, indicate dai residenti come una delle principali fonti di stress cui sono sottoposti per l'appunto i residenti di Vallugana. L'avvocato peraltro alle telecamere di Vicenzatoday.it ribadisce che le lamentele dei residenti «sono da sempre più che fondate».

«Ma come volete che si sentano i miei assistiti a causa del passaggio continuo dei camion, dello scoppio delle mine, delle polveri di cantiere che gli entrano in gola? Non stiamo parlando di quisquilie ma di dati di fatto corroborati anche dalle cure dei sanitari dell'ospedale di Santorso. E come volete che si sentano i miei assistiti quando oltre a tutto questo bailamme devono fronteggiare anche le altre notizie non certo entusiasmanti che giungono da quel cantiere?». Il riferimento di Destro è alla caduta di un pezzo della volta della galleria che nel 2016 causò la morte di un operaio della Sis, ossia il concessionario privato incaricato di realizzare l'opera. L'altro riferimento è ad un collasso che dall'altra parte della collina a Castelgomberto che nel 2017 provocò una vera e propria voragine nella quale si inabissò persino il letto del torrente Poscola.

«Per non parlare del cratere largo trenta metri e profondo otto» che durante l'ultimo week-end si è aperto a Cornedo sempre a ridosso del cantiere Spv, meglionota come Superstrada pedemontana veneta, sottolinea ancora Destro. «Adesso - rimarca quest'ultimo - io capisco che l'ufficio relazioni esterne della Regione e il responsabile tecnico della struttura di progetto regionale, ossia l'ingegnere Elisabetta Pellegrini, si sgolino per rassicurare la cittadinanza: ma non bastano due o tre comunicati stampa messi insieme alla bisogna per tranquillizzare i residenti che ogni giorno hanno a che fare con la realtà e non con la percezione di quest'ultima da parte di qualche addetto alla comunicazione».

GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA ALL'AVVOCATO GIORGIO DESTRO

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