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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Cornedo Vicentino

Internati nei lager tedeschi, 43 cause per ottenere i risarcimenti

Del dossier se ne sta occupando lo studio dell'avvocato Franco Lovato, di Cornedo Vicentino, che ha fatto causa alla Germania e all'Italia

Un risarcimento per le vittime dei lager. Sono 43 le cause, 34 delle quali di famiglie venete, depositate in tribunale a Venezia e in altre sedi giudiziarie per accedere al fondo di 54 milioni di euro inserito in un decreto del governo Draghi del marzo 2022, per risarcire prigionieri e discendenti degli internati nei lager nazisti. Del dossier se ne sta occupando lo studio dell'avvocato Franco Lovato, di Cornedo Vicentino, che ha fatto causa alla Germania e all'Italia per conto di 43 tra ex internati e loro discendenti.

«In realtà - racconta a VicenzaToday Franco Lovato -, è dallo scorso aprile che il nostro studio sta lavorando a queste pratiche. Tutto nasce dalla mia passione per la storia, della quale mi occupo attivamente e che mi ha portato ad approfondire questa opportunità. Contrariamente a quanto si crede, non sono soldi che arrivano dal PNRR, ma si tratta di decreto Draghi, poi convertito in legge. Se n’è parlato poco negli scorsi mesi, e adesso invece tutti sembrano svegliarsi: il mio studio ha rinunciato a circa 250 incarichi nel giro di quattro giorni».

La grossa problematica è legata alla scadenza imminente. «Al momento, il termine perentorio per instaurare la causa è fissato per il 27 ottobre – prosegue Lovato – e ciò rende impossibile al nostro studio prendere altri clienti. Il problema è che chi cerca una tutela legale trova da un lato avvocati impreparati, perché purtroppo non hanno avuto il tempo di studiare questa tipologia di causa, e dall’altro un termine perentorio che è troppo ravvicinato. Abbiamo il telefono bollente, la gente ci chiama da tutta Italia, compresi colleghi che ci chiedono consigli».

Per quanto riguarda il successo della causa, l’avvocato è decisamente fiducioso. «Se non la diamo al cento per cento la diamo al novantacinque - conclude Lovato -. I soldi sicuramente ci sono, per accedere a questo fondo lo stato ha imposto per legge la presenza di una sentenza passata in giudicato o un atto transattivo, derivante da una causa instaurata. Non è una novità assoluta, perché in passato ci sono state altre cause intentate contro la Germania. Negli anni Sessanta però sono state firmate, a riguardo, delle convenzioni tra lo stato italiano e quello tedesco. A livello europeo, è stato quindi successivamente deciso che queste convenzioni non hanno alcun valore, perché si tratta di violazioni di diritti inalienabili, e come tali non possono essere oggetto di contrattazione».

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L'avvocato Franco Lovato

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