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La banca apre le porte ai giovani: lezioni ed esami per un gruppo di universitari

L’istituto bancario per tutta la mattinata di giovedì 26 maggio, ha accolto nella sede di Longare il professore Urbani e gli studenti. Dopo i test, visita conoscitiva dei vari settori e servizi della banca: dai crediti al contenzioso, dalla pianificazione al personale

Un gruppo di studenti universitari sono usciti dalle aule dell’ateneo e sono entrati in banca per seguire lezioni e sostenere l’esame. Una giornata particolare di legislazione bancaria e di prime nozioni di credito cooperativo, per gli studenti del corso di laurea magistrale di Economia e Finanza dell’Università Ca’ Foscari Venezia guidati dal professore Alberto Urbani docente di Diritto dell’Economia, titolare dei corsi in Diritto e Legislazione Bancaria e ideatore di una singolare iniziativa: sostenere l’esame a 14 studenti direttamente in banca.

Proposta prontamente accolta dalla Banca del Veneto Centrale con sede principale a Longare, uno dei cinque istituti associati alla Federazione del Nordest delle Banche di Credito Cooperativo, che ha aperto le porte all’università.

L’istituto bancario, che conta 50 filiali in 5 province venete e 383 collaboratori, per tutta la mattinata di giovedì 26 maggio ha accolto il professore Urbani e gli studenti e ha permesso loro di sostenere gli esami. La giornata è proseguita poi con una visita conoscitiva dei vari settori e servizi della banca, dai crediti al contenzioso, dalla pianificazione al personale.

Alla base dell’iniziativa l’idea di aprire la banca al territorio, soprattutto ai giovani che potrebbero essere futuri dipendenti, soci o clienti dell’istituto. «Un’ iniziativa pregevole e concreta che abbiamo accolto con entusiasmo e grande interesse – spiega il presidente di Banca Veneto Centrale Gaetano Marangoni – poiché questi ragazzi si trovano in una fase cruciale della loro vita, stanno tracciando il proprio futuro professionale. E oggi hanno avuto oggi una grande opportunità, quella di conoscere una realtà bancaria da vicino, hanno avuto la possibilità di mettere a fuoco sensazioni e valutazioni sul loro futuro, magari bancario. La raccomandazione che abbiamo fatto loro è quella di ridefinire la loro preparazione, con la massima attenzione in quanto anche nella nostra banca sono sempre più richieste figure con competenze diverse ed evolute, da quella tecnologica a quella di finanza. E chi vorrà mettersi alla prova nella nostra banca avrà l’occasione di cimentarsi in una realtà innovativa e senza essere costretto ad andare all’estero».

Apertura verso i giovani

Il direttore di Banca Veneto Centrale Mariano Bonatto ha ricordato agli studenti come negli ultimi  la banca, a seguito delle aggregazioni perfezionate, sia impegnata nel ricambio generazionale che prevede l’uscita di 100 collaboratori anche con accompagnamento all’esodo. Un chiaro segnale di apertura verso i giovani e le loro carriere, dallo stage all’assunzione.

«La nostra banca – spiega Bonatto – raccoglie 3 miliardi  nel mercato, ciò significa che singoli clienti e aziende del territorio ci affidano i loro risparmi e noi  prestiamo al mercato 1 miliardo e 600 milioni. Il nostro ultimo bilancio si è chiuso con 17 milioni di utile netto e fondi propri per 200 milioni. Le coperture dei crediti non performing hanno raggiunto la ragguardevole percentuale del  95%».

«La sezione di esami in banca – commenta il prof. Alberto Urbani, docente della Ca’ Foscari di Venezia – è stata l’ottima conclusione di un percorso di studi che ha voluto mettere assieme la parte teorica di legislazione bancaria con quella pratica e applicativa, che ha visto a corollario anche un confronto con quelli che possono essere i potenziali datori di lavoro di questi ragazzi o anche solo una realtà pratica da conoscere».

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