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Artigianato, infortuni in calo ma incidenza molto alta per gli addetti del settore

Sono passati dai 6.335 del 2015 ai 5.927 dell’anno scorso (- 6%). E' questa la sintesi dell'analisi redatta dalla Cisl Veneto

Secondo i dati Inail gli infortuni sul lavoro nel settore artigianato, avvenuti in Veneto dal 2015 al 2018, sono in diminuzione. Gli incidenti sul lavoro, infatti, sono passati dai 6.335 del 2015 ai 5.927 dell’anno scorso (- 6%). La riduzione è determinata dal calo degli infortuni che riguardano gli autonomi cioè gli imprenditori artigiani.

Il loro numero è infatti costantemente diminuito nell’arco dei 4 anni: dai 2.758 del 2015 ai 2.620 del 2016; dai 2.422 del 2017 ai 2.214 casi del 2018 (- 20%). In calo tra gli autonomi anche gli eventi con esito mortale: sono stati 13 nel 2015, 11 nel 216, 8 nel 2017 e 6 nel 2018.

Diversa è, invece, la dinamica tra i lavoratori dipendenti delle aziende artigiane. Qui, infatti, gli incidenti hanno registrato una leggera crescita passando dai 3.577 del 2015 ai 3.652 del 2016 fino ai 3.713 dell’anno scorso, dopo la flessione registrata nel 2017 (3.540 casi). In aumento, tra i dipendenti, anche gli infortuni mortali che dal 2015 al 2018: sono stati 4 nel 2015, 6 nel 2016, di nuovo 4 nel 2017 e, infine, 8 nel 2018.

Hanno sicuramente influito su questi numeri le dinamiche dell’occupazione dei lavoratori autonomi artigiani e dei loro dipendenti. In particolar modo, da una parte, il calo degli addetti nei comparti ad alto rischio come le costruzioni: edilizia ed impiantistica (dove numerose sono, o meglio, erano, le imprese individuali), la metalmeccanica pesante e di manutenzione e, dall’altra, la crescita dei dipendenti negli altri comparti.

Gli infortuni nell’artigianato rappresentano però una quota significativa del complesso degli incidenti sul lavoro. Nel 2018, ad esempio, sono stati il 18% del totale e i 14 casi mortali hanno rappresentato ben il 30% del totale delle morti bianche accertate dall’Inail. Questo perché nell’artigiano la ricorrenza degli infortuni sul totale degli occupati è molto più alta che negli altri settori del lavoro, industria compresa.

Per Gianfranco Refosco, Segretario Cisl Veneto questi dati confermano la necessità di dare anche maggiore forza all’azione del Cobis (Comitato Bilaterale Sicurezza nell’artigianato) “serve più formazione alla sicurezza sia tra i dipendenti che gli stessi imprenditori artigiani che spesso partecipano direttamente all’attività produttiva, senza contare che sono moltissime le imprese dove il titolare è anche l’unico lavoratore. Nell’artigianato il patto per la sicurezza e la salute nel lavoro trova dipendenti ed imprenditori dalla stessa parte in quanto entrambi esposti agli stessi rischi. Rischi che ancora oggi molto elevati, nonostante l’intesa l’attività svolta dal Cobis e dalle associazioni di rappresentanza negli ultimi 15 anni”.

Refosco sollecita anche la Regione Veneto a pubblicare il Report statistico del PREO (Programma regionale Epidemiologia Occupazionale) fermo a dicembre 2018 “i dati PREO hanno un grande valore per l’attività di sensibilizzazione ma anche di controllo: sono infatti tempestivi e dettagliati sulla casistica delle morti bianche”.

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