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Lunedì, 29 Aprile 2024
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"Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine", uno sguardo più ampio sull'argomento

Jessica Peruzzo, vice presidente dell’associazione “Naturalisti Vicentini”, ha pubblicato un libro riguardante la presenza del lupo nel nostro territorio, un argomento spesso al centro del dibattito

«Le montagne vicentine le conosco come le mie tasche, diciamo che questo libro è venuto abbastanza da sé». Negli ultimi tempi il tema della presenza del lupo nel nostro territorio è sempre più spesso al centro del dibattito pubblico, anche se non sempre c’è abbastanza informazione in materia. Per fortuna, c’è chi ha deciso di mettere per iscritto la propria esperienza. "Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine. Implicazioni sociali, turistiche ed economiche" è il nuovo libro della valdagnese Jessica Peruzzo, vice presidente dell’associazione “Naturalisti Vicentini”. 28 anni, laureata in gestione del territorio e dell’ambiente e appassionata di fotografia naturalistica, Jessica ha deciso di rispondere così a una richiesta fattale da più persone.

«Il libro parte dalla mia tesi di laurea magistrale – racconta Jessica -, incentrata sul tema della presenza del lupo sul Carega e sull’Altopiano di Asiago. Lo scopo della tesi era quello di sondare le opinioni di due zone diverse, la prima con poche malghe e pochi turisti, la seconda invece molto coperta dall’uomo. Una volta laureata, più persone mi hanno chiesto di potere leggere la tesi, e così ho deciso di scrivere un libro, concentrarmi su una visione generica delle montagne vicentine, aggiungendo quindi la zona del monte Grappa. Il “focus” del libro sono state le interviste che ho effettuato a una buona parte dei portatori di interesse delle zone esaminate: sono andata a sentire gli escursionisti, i malgari e diversi operatori economici».

"Il ritorno del lupo sulle montagne vicentine" si propone di dare una visione a trecentosessanta gradi sull’argomento, partendo da un’analisi del territorio. «Il libro è diviso in quattro parti – prosegue Jessica -: la prima riguarda la parte più ecologica e tecnico-scientifica, mentre la seconda è più di stampo sociologico-culturale, con un excursus storico. C’è poi una parte dedicata al turismo naturalistico, con la presentazione delle località in cui ho svolto le interviste e dove la toponomastica suggerisce che il lupo sia sempre stato presente nella montagna vicentina. Infine c’è la parte di presentazione delle interviste, che spesso è addirittura divertente, perché esce di tutto. A volte le parole degli intervistati cozzano con i dati scientifici, e capita che non ci sia nemmeno coerenza all’interno dello stesso discorso».

Uno dei problemi più grossi, relativi alla presenza del lupo nel Vicentino, riguarda infatti la scarsa informazione in materia. «C’è molta disinformazione sull’argomento – continua Jessica -, io nel mio libro ho cercato di sbrogliare la matassa, anche se parlare del lupo è sempre abbastanza complicato, in quanto va a coinvolgere diverse categorie e tanti portatori d’interesse. Andare a intervistare i malgari per parlare del lupo, per esempio non è stato sicuramente qualcosa di facile. Io ho cercato di spiegare le cose come stanno, ad esempio sfatando il mito che sia pericoloso uscire perché c’è il lupo, in quanto le preoccupazioni devono essere ben altre. Il tutto, ovviamente, è supportato da dati scientifici, aggiornati ad agosto di quest’anno».

Il libro, per questioni tempistiche, è stato autopubblicato. Oltre che nelle librerie più fornite, è disponibile su Amazon al link: https://www.amazon.it/dp/B0BCDB94Z7/.

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