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Giulia Cecchettin, martedì 5 dicembre l'ultimo saluto

A celebrare il funerale sarà il vescovo di Padova Claudio Cipolla. Non si esclude la partecipazione delle alte cariche dello Stato

È stato fissato per martedì 5 dicembre, alle 11, il funerale di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa lo scorso 11 novembre a Fossò (Venezia) dall'ex fidanzato, reo confesso Filippo Turetta che ha poi abbandonato il cadavere della giovane sulle sponde del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, fuggendo nel Nord Europa a bordo della sua auto.

A celebrare il funerale sarà il vescovo di Padova Claudio Cipolla. La Basilica può contenere circa 2mila persone ma se ne attendono molte, molte di più. Per questo fuori dalla chiesa e in Prato della Valle saranno allestiti 2 maxi schermi, che saranno collocati in modo che tutti abbiano la possibilità di seguire i funerali anche se non gli sarà possibile accedere alla chiesa. Martedì in Veneto si osserverà una giornata di lutto regionale. Certa la presenza al funerale del Presidente Zaia, del sindaco Giordani ma si parla anche di un possibile arrivo della premier Giorgia Meloni se non addirittura del Presidente Sergio Mattarella. 

Lutto regionale

“Per le esequie di Giulia, chiedo all’intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo - e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché - continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, annunciando la pubblicazione, oggi, dell’ordinanza a firma del presidente stesso con cui viene decretato il lutto regionale per la giornata di martedì 5 dicembre, giorno delle esequie di Giulia Cecchettin, in coordinamento con le Prefetture del Veneto. 

“Esprimo nuovamente, anche avvicinandosi ai funerali, la mia vicinanza alla famiglia di Giulia e a tutti coloro che le vogliono bene - conclude il presidente - La vicenda di questa ragazza ha segnato nel profondo l’intera comunità; poteva essere nostra figlia, sorella, nipote, amica. È una triste pagina che ha portato il Veneto e l’Italia a identificarsi con questo dramma. Serve un segnale forte, anche dal punto di vista simbolico: invito tutte le istituzioni a porre le bandiere a mezz’asta e i cittadini a indossare fiocchi rossi, e ad esporli sulle porte e sulle finestre delle proprie case. Chiedo anche alle attività economiche di osservare, durante le esequie, un momento di pausa nelle attività. L’auspicio è che da questa tragedia nasca un movimento che con voce alta, corale, forte, esprima ogni giorno al mondo un messaggio contro la violenza sulle donne”.

Giulia Cecchettin epigrafe

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