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Fase 2, Zaia: "L'ordinanza c'è ma aspetto il Dpcm per la firma"

Dopo una giornata e nottata di confronto tra le parti il governatore del Veneto spiega cos'è successo nelle ore scorse per la definizione del nuovo decreto

Sono state ore calde, di confronto e dibattito tra Governo centrale e Regioni, ma alla fine si è arrivati ad un punto di incontro con la stesura del nuovo Dpcm che regolerà le riaperture nella Fase 2.

Un punto d'incontro arrivato dopo che i governatori, nella giornata di sabato, hanno chiesto di incontrare il presidente del Consiglio dopo aver visto la bozza del Dpcm in vigore dal 18 maggio al 2 giugno prossimo perchè "se prima le linee guida erano diventate un mandra era invee un di cui", spiega il presidente regionale.

"Noi abbiamo portato le nostre ragioni - spiega il governatore Zaia - e abbiamo ottenuto il lodo che le linee guida entreranno nel Dpcm e saranno allegate".

"I veneti meritano fiducia - sottolinea Zaia - l'ordinanza c'è ma per la firma, in via preventiva, aspetto il Dpcm. Una cosa però ve la posso anticipare la mascherina è fondamentale in questa fase: per chi verrà trovato senza dispositivo sarà sanzionabile e la multa, che andrà a rimpinguare il conto Covid, andrà da 400 a 3mila euro".

Dispositivo che in Veneto sarà obbligatorio dai 6 anni in su. In attesa dell'ordinanza il governatore spiega cosa apre da lunedì 18 maggio: tutta la ristorazione, stabilimenti balneari (fatto salvo il rispetto del distanziamento sociale), rifugi alpini, campeggi, servizi alla persona esclusione dei tatuatori (disposizione sanitaria) trattamenti bagno turco, saune, attività termali, commercio al dettaglio senza alcuna esclusione di categoria merceologica (mercati, mercati settimanali, mercatini degli hobbisti, ambulanti), agenzie di commercio e attività immobiliari, autoscuole, attività produzione teatrale (entrare in esercizio per disposizione nazionale dal 15 di giugno), piscine pubbliche e private, palestre, impianti sportivi (attività fisica all'aperto), manutenzione del verde pubblico, musei, archivi, biblioteche, parchi zoologici, riserve naturali, trasporto pubblico localeseggiovie, funzioni religiose (indicazioni nazionali).

Le attività sospese saranno invece centri termali (fatta eccezione per le Lea), centri culturali e sociali, parchi divertimento e sale da gioco.

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