Operai Spv senza mascherine? Parla la Regione Veneto
Dopo lo sfogo dei residenti dell'Alto vicentino la direzione lavori pubblici di palazzo Balbi fa sapere che i presìdi di sicurezza individuali per contenere il Covid-19 vanno usati solo se i dipendenti si trovano a meno di un metro l'uno dall'altro
Mancato utilizzo delle mascherine ai cantieri Spv in zona Malo-Vallugana? Dopo lo sfogo di alcuni residenti nella querelle interviene ora palazzo Balbi. E lo fa con una nota dell'ingegnere Elisabetta Pellegrini (direttore dell'Area infrastrutture e lavori pubblici della Regione Veneto) diramata nel pomeriggio di oggi 20 aprile 2020. «Specifico innanzitutto che la Regione del Veneto non è datore di lavoro degli operai e neppure responsabile della sicurezza del cantiere. Infatti, come noto, siamo in un contratto di concessione, e non di costruzione diretta di un'opera».
Poi un'altra precisazione: «Tuttavia, poichè riceviamo puntuali notizie in merito alla conduzione del cantiere, possiamo informare che il 14 marzo è stato sottoscritto un accordo con le rappresentanze sindacali, sulla base dello schema fornito dal governo, nel quale è previsto l'utilizzo di tutti i presidi solo per attività lavorative da condursi con vicinanze tra lavoratori inferiori al metro».
La nota di Pellegrini si chiude con una considerazione aggiuntiva: «Per i lavori stradali, costituiti spesso da spostamenti di materiali con mezzi meccanici, è difficile sia necessaria la mascherina e comunque è previsto si utilizzi solamente nel momento in cui la distanza tra lavoratori si riduce a meno di un metro. A garanzia dei lavoratori è comunque istituito un comitato di controllo interno cui fanno parte anche rappresentanze sindacali».