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Coronavirus, Zaia: «Pronti ad aprire tutto subito in sicurezza, vogliamo la delega alle Regioni»

La richiesta del presidente della Regione Veneto di rivedere le posizioni governative per la riapertura: «Il primo giorno è un'era glaciale per noi. Il quadro epidemiologico è cambiato». In arrivo anche una circolare con regole più restrittive per i runner

Con 9mila tamponi in più rispetto a ieri, diminuiscono sia le persone in isolamento (-402), i ricoverati (33 in meno, -3 dei quali in terapia) intensiva e aumentano i dimessi (+44). I dati del bollettino di giovedì sono stati resi noti dal presidente della Regione Veneto nel consueto punto stampa. Luca Zaia ha anticipato anche i temi che verranno affrontati nel pomeriggio  nella videoconferenza tra Regioni e in quella tra Stato-Regioni.

Il nodo principale è naturalmente quello delle riaperture di quelle attività che attualmente sono ancora chiuse - dal settore ristorazione, al turismo e fino ai servizi per la persona - e per le quali si chiede maggior potere decisionale alle singole realtà. 

«Il Veneto porta avanti la volontà di proporre di poter aprire tutto. È difficile pensare che tenere chiuse certe attività sia un fatto di salvaguardia nel momento in cui attualmente gli scambi sono ad alta intensità - ha sottolineato Zaia -  noi siamo pronti alla riapertura con tutte le indicazioni sanitarie e chiediamo al Governo di darci delle deleghe in questo senso». 

Condizione imprescindibile per tenere alta la guardia è naturalmente il rispetto delle regole, a cominciare dall'uso della mascherina. E a tale proposito è in arriva  una nuova ordinanza o circolare sui runner: «Abbiamo spesso segnalazioni sull'uso non corretto della mascherina, stiamo scrivendo una circolare perché molti ci segnalano l'incongruenza del fatto che chi corre non potrebbe farlo in mezzo alla gente senza la mascherina. Dobbiamo regolarizzare questa situazione». 

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