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Coronavirus, Zaia: «Troppi senza mascherina, se i contagi aumentano richiudiamo»

A due giorni dall'apertura il monito del presidente della Regione: «Se il virus ci contagia noi riempiamo gli ospedali, un minimo di sacrificio, andiamo al bar ma non facciamo gli happy hour

Al secondo giorno dell'apertura  quasi totale delle attività  produttive i dati sull'andamento dell'epidemia mostrano ancora un trend di discesa, con aumento di dimessi e guariti e diminuzione delle terapie intensive. Per quanto riguarda il numero dei tamponi, i positivi continuano ad aumentare, anche se in maniera contenuta (+37 secondo l'ultimo bollettino). Nel presentare i dati con il punto stampa di martedì Luca Zaia ha però spiegato che la macchina che processa i tamponi ha un impasse che verrà risolto nei prossimi giorni, quindi i dati reali e aggiornati arriveranno per il fine settimana.

L'andamento del contagio, dopo le riaperture di bar e ristoranti e quindi l'aumento di persone che in questi giorni hanno affollato le piazze del Veneto ma anche di mobilità stradale (5 milioni 370 mila transiti di lunedì 18) si vedrà chiaramente tra una decina di giorni. Su questo tema Zaia ha insistito appellandosi ai Veneti e richiamandoli a una responsalità individuale. 

Sono arrivate decine e decine di video dove si vede la movida a cielo aperto, con molta gente senza mascherina. vorrei ricordare ai cittadini che mascherina e regole non sono attività da regime ma dei salvavita - ha detto Zaia - non vorrei ripeterlo ma mi fa male vedere che il rispetto civico sia zero. Il virus non ha più un sacco di proiettili ma è un eccellente cecchino, se il virus ci contagia noi riempiamo gli ospedali. Pensate ai morti, ci vuole un minimo di rispetto delle regole se no si ritorna a casa con la porta sigillate e si richiude di nuovo tutto»

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