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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Veneto verso la zona gialla, Zaia: "Su 131 ricoverati in terapia intensiva 102 sono non vaccinati"

Il presidente della Regione: «Veneto ancora bianco la prossima settimana, pressione alta ma ancora gestibile, rischio passaggio di colore a Natale»

I veneti passeranno il Natale in zona gialla se non ci sarà un cambiamento della curva epidemiologica. La fine del periodo in zona bianca, quella con le minori restrizioni anti-Covid, potrebbe scattare tra due settimane. “Siamo in una situazione di pressione che va tenuta sotto controllo, ma che riusciamo a gestire. La prossima settimana il Veneto sarà ancora bianco, perché non abbiamo raggiunto il limite del 15% di ricoverati covid in area medica (siamo all’11%) mentre siamo oltre gli altri due parametri nazionali richiesti, che sono il 10% di occupazione delle terapie intensive (siamo al 12%) e l’incidenza (siamo a 371,1 casi ogni 100 mila abitanti su un limite di 50)”. 

Lo dice Luca Zaia, valutando i dati di oggi rispetto all’andamento del Covid in Veneto. “Se la prossima settimana dovessimo superare il parametro del 15% dei posti occupati in area medica – aggiunge – vorrà dire che nella settimana di Natale saremo in giallo”, continua il presidente della Regione, aggiungendo: “I dati di oggi – fa notare Zaia – ci dicono che, su 131 ricoverati in terapia intensiva, il 78% è composto da pazienti non vaccinati e il 22% da vaccinati. Ipotizzando che l’intera popolazione fosse vaccinata – aggiunge – avremo solo 22 ricoverati in terapia intensiva, il che, in una ipotetica distribuzione provinciale significherebbe circa 3 per ogni provincia”.

TABELLA RICOVERI IN TERPIA INTENSIVA AL 10 DICEMBRE-2

I dati odierni del Veneto indicano un’incidenza pari a 371,1; l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 12%; quella in area medica all’11%. Diventa quindi facile da prevedere il passaggio in zona gialla dalla settimana che inizia lunedì 20 dicembre e termina con il weekend di Natale e Santo Stefano. Anche perché i dati sulla pandemia continuano a peggiorare. Nei primi sette giorni di dicembre, i nuovi casi di positività al virus sono aumentati del 30,6%, con un'incidenza settimanale che è arrivata a 833 casi ogni 100mila abitanti.

Un'incidenza da zona gialla, come da zona gialla è anche la percentuale di occupazione dei posti letto in terapia intensiva (12%). L'unico parametro che al momento tiene il Veneto in zona bianca è l'occupazione dei posti letto in area non critica. Se anche quest'ultima percentuale salisse oltre soglia, la cambio di zona sarà automatico.

“La terapia intensiva – ricorda Zaia – è il settore che manda più in crisi il sistema ospedaliero. Comunque dobbiamo prendere atto che il vaccino sta funzionando, visto che abbiamo una grossa pressione dai non vaccinati”. “L’invito a tutti – dice Zaia - è di vaccinarsi. Ben vengano anche le prime dosi, che anche ieri sono state 2.980, mentre vanno bene le terze dosi, delle quali ieri ne sono state erogate ben 42.236”.

E gli ospedali della regione si stanno già organizzando, vista l'ascesa dei pazienti Covid ricoverati. Riaprono gli ospedali Covid, i reparti di geriatria e medicina vengono riconvertiti e si rimandano alcune prestazioni non urgenti, come visite ed esami. “Non dobbiamo abbassare la guardia – conclude Zaia – dobbiamo indossare le mascherine in ogni situazione di assembramento, all’aperto o al chiuso. Ed è anche utile arieggiare il più possibile i locali, ad esempio dopo una cena in casa tra amici”.

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