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Covid-19, solo 9 ricoveri in Terapia intensiva: "Da 20 giorni non un positivo tra i sanitari"

Nel consueto appuntamento stampa tenuto dal governatore del Veneto Luca Zaia sono emersi dati incoraggianti nella lotta al virus, ad oggi l'incidenza è dell'1 per mille

AGGIORNAMENTO ORE 17 

Il bollettino aggiornato del pomeriggio di giovedì conferma i dati della mattina con solo altri 2 nuovi casi positivi in tutta la regione. Continua la discesa dei numeri delle persone ricoverate (-9 in area non critica e -2 in terapia intensiva rispetto alle 8 ) e degli attualmente positivi (76 in meno). Purtroppo si sono registrate altre 4 vittime nel Veneto. 

Nel dettaglio, l'aggiornamento delle ore 17: casi dall'inizio dell'epidemia 19127; casi attualmente positivi 1949; decessi 1903; negativizzati (guariti virologicamente) 15275; soggetti in isolamento domiciliare 2142; totale ricoverati positivi in area non critica 179; totale ricoverati positivi in terapia intensiva 7

IL BOLLETTINO ORE 8

Continua il trend positivo della Regione Veneto per quanto riguarda la lotta al Covid-19. Ad oggi si registrano 19.125 positvi, 8 in più rispetto a mercoledì, ma come sottolineato dal governatore Luca Zaia si tratta di persone che da tempo lottano con la malattia e che si sono ri-positivizzati. Di questi due sono residenti nel Vicentino (2.843 i casi totali in provincia). L'incidenza è dell'1 per mille.

Per quanto riguarda le persone in isolamento sono 2.142, 241 in territorio berico.

Relativamente ai ricoverati, c'è una nuova diminuzione dei ricoveri, 426 totali (-13) di questi nove sono in Terapia intensiva.

Nessun decesso segnalato nelle ultime 24 ore, rimangono dunque 1.366 i morti in ospedale, 1.898 in totale.

AGGIORNAMENTO CASI E RICOVERI 28.05 ore 8.00

"La buona notizia - sottolinea Zaia - è che da 20 giorni non becchiamo un positivo nel personale sanitario".  I tamponi, precisa il governatore, continueranno ad essere effettuati sino al 15 giugno secondo il Piano della sanità pubblica. 

Sulla base di questi dati: "La situazione delle riaperture degli ospedali sta andando verso la normalizzazione. precisa il governatore - gli ospedali stanno andando a regime. Resta qualche punto sospeso, qualche problema nel flusso di richieste a certi call center. Stiamo investendo sulla prenotazione, sulla telemedicina, e sulla riorganizzazione degli accessi. Cambierà la filosofia di approccio, dovremo abituarci ad accessi separati nei pronto soccorso, adegueremo le strutture, investiremo con la quota del fondo nazionale sanità, per le terapie intensive e semintensive; avremo uno scenario e un’immagine di pronto soccorso che non sarà più quella di oggi. Diventerà un piccolo ospedale nell’ospedale".

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