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Coronavirus, installata la tenda per la mensa dei senza fissa dimora a San Marco

"E' una struttura provvisoria esclusivamente aperta per le 30 persone che già dormono; nessun rischio di assembramento"

Gli uomini della Protezione civile comunale di Vicenza hanno lavorato sabato all'installazione di una tenda all'interno del cortile dell'ex studentato di San Marco. La struttura, messa a disposizione dalla curia, ospita 30 senzatetto che fino a ieri vi potevano rimanere solo per la notte, dalle 18 alle 9 del mattino successivo.

Con l'emergenza del Coronavirus che impone alle persone il divieto di spostarsi, l'amministrazione, in accordo con la diocesi, la Caritas e il Mezzanino, ha deciso di dare ospitalità a queste persone anche durante il giorno, garantendo anche il servizio mensa. Per questo era necessario creare uno spazio chiuso che sarà riservato esclusivamente alle 30 persone già registrate.

"È garantito che non ci saranno assembramenti né di notte né di giorno - assicura il vicesindaco e assessore al sociale Matteo Tosetto - perché ci sono gli operatori che vigilano per evitare che tante persone siano a stretto contatto e che sia garantito il rispetto delle disposizioni dell'ultimo decreto del pesidente del consiglio. Confermo che nella nuova tenda accedono gli stessi 30 senza fissa dimora che dormono li e che sono regolarmente registrati. Non uno di piu'. Chi cerchera' di entrare senza la regolare registrazione verrà allontanato".

"L'attuale stato di emergenza da Covid-19 – continua Tosetto – mette ancora più in pericolo queste persone che vivono ai margini della società: era doveroso intervenire garantendo loro l'assistenza anche durante il giorno. Ringrazio, anche a nome del sindaco e di tutta l'amministrazione, il vescovo Beniamino Pizziol e la Curia per gli spazi aggiuntivi già concessi e la Caritas ed il Mezzanino per i pasti che verranno serviti".

Attualmente il centro accoglienza di San Marco, allestito in sostituzione dei container di via Battaglione Framarin, è aperto dalle 18 alle 9 del giorno successivo ed ospita un massimo di 30 persone. Con le disposizioni ministeriali in seguito al Coronavirus la Curia ha messo a disposizione una stanza in più che ha permesso di allargare gli spazi tra un letto e l'altro, soddisfacendo tutte le prescrizioni ma precludendo un eventuale ampliamento di posti.

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