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Coronavirus, i volontari della Protezione civile hanno donato 300mila ore di lavoro

Il presidente della Provincia berica, Francesco Rucco: “Abbiamo fatto sistema, avanti così”

Tre milioni di euro: tanto sarebbe costato il lavoro della Protezione civile vicentina in questi due mesi di emergenza Covid-19. Fortunatamente nessuno li dovrà materialmente sborsare perché, altrettanto fortunatamente, questi 3milioni di euro sono stati donati dai tanti volontari vicentini che si sono messi a disposizione dei propri concittadini.

E questo è solo uno dei numeri che compongono il bilancio della fase 1 della sala operativa provinciale (Sop) della Protezione civile presentati questa mattina dal presidente Francesco Rucco, dal consigliere provinciale con delega alla Protezione civile Massimiliano Dandrea e dalla responsabile della sala operativa Chiara Garbin. Presenti anche Pierandrea Turchetti, presidente della Croce Rossa di Vicenza, Giuseppe Dal Ponte, presidente della Croce Verde di Vicenza, Cristiano Todeschini, referente dei volontari di Protezione Civile a testimoniare la sinergia che si è creata tra i maggiori gruppi di volontariato vicentini. “E’ proprio questo il risultato più importante che abbiamo realizzato -commenta Rucco- abbiamo lavorato assieme, condividendo procedure e modalità operative, in un confronto sempre costruttivo.  Quando si muovono centinaia di persone, di tante organizzazioni diverse, e le attività sono tante c’è il rischio di “pestarsi i piedi”, di fare le cose due volte o di non farle bene. Il coordinamento diventa indispensabile, così come la necessità di fare sistema.”

“Sistema” è stata la parola chiave sin dall’inizio. Dai primi giorni di marzo, quando il presidente Rucco ha aperto la Sala operativa provinciale nei locali di via Muggia, finora utilizzati dalla protezione civile per la formazione dei volontari. Grazie alla collaborazione della Croce Verde, che ha condiviso strumentazione e connessioni, la Sala ha potuto entrare subito in funzione.

E da subito i volontari hanno eletto la Sop a loro seconda casa:  14 persone si sono turnate, in gruppi di 6 al giorno, in modo da garantire una presenza quotidiana dalle 8 alle 20, con picchi di 30 persone per la gestione del magazzino logistico. Sono state effettuate più di 4mila ore di lavoro, rispondendo a circa 500 telefonate al giorno e 3mila mail.

Ruolo della Sala operativa è stato il coordinamento delle organizzazioni di volontariato del territorio provinciale, con attivazione delle squadre e gestione delle problematiche. E’ stato offerto supporto amministrativo ai Comuni, in particolare per l’attivazione dei 108 Coc (Centri Operativi Comunali), la gestione dei volontari attraverso linee guida appositamente elaborate e supporto pratico per il reperimento del materiale e per la logistica. Tanti cittadini, imprenditori, artigiani, hanno contattato la Sala per avere riscontro, e forse ancor più un conforto, sul corretto comportamento da tenere per affrontare questo difficile periodo. E poi c’è stato il lavoro materiale nel magazzino, per smistare il materiale inviato dalla Regione e quello donato dai vicentini e consegnarlo agli ambiti territoriali per le consegne nei singoli comuni.

Un lavoro immane, che si comprende ancor meglio guardando i numero dei volontari che la Sala ha gestito e coordinato: più di 1600 volontari attivati per un totale di 30mila presenze in quasi 60 giorni,  di cui 25.200 di Protezione civile in senso stretto e 4.800 in ambito sanitario (Croce Verde e Croce Rossa). In media ogni giorno 500 volontari erano impegnati nel vicentino in mansioni varie, con picchi di 1000 volontari nei momenti di maggiore impegno. Il portale della Regione Veneto dedicato alla Protezione Civile segna un totale di 300mila ore di lavoro prestate dai volontari vicentini nel periodo Covid-19. Considerando un valore di 10 euro all’ora, equivalgono a 3milioni di euro donati alla collettività.

Per fare cosa? Per consegnare 2,7milioni di mascherine a cittadini e strutture di accoglienza,  per distribuire 16.500 bottiglie di alcol denaturato per la sanificazione delle strutture sensibili, per montare più di 20 tra tende, gazebi e tensostrutture per il pre-triage e offrire assistenza nelle operazioni di filtraggio pre-triage negli ospedali di Vicenza , Bassano del Grappa, Santorso, Noventa, Lonigo, Montecchio Maggiore e Arzignano. Grazie ai volontari sono stati consegnati farmaci a 1500 famiglie ed è stata portata la spesa a 1500 famiglie una volta alla settimana. Su richiesta della Ulss 8 sono stati consegnati farmaci di fascia H a 1750 famiglie, mentre su richiesta degli istituti scolastici sono stati forniti computer a studenti per la didattica a distanza.

“Nei giorni del blocco - sottolinea Dandrea - c’erano solo loro, assieme alle forze dell’ordine, presenti sul territorio. Volontari con la divisa e le mascherine, a suonare campanelli per consegnare materiale, a monitorare il territorio per informare sulle regole. Sempre con il sorriso negli occhi, la disponibilità ad aiutare e una parola di conforto per le persone sole o preoccupate. Li abbiamo conosciuti e li abbiamo apprezzati. Ci hanno rassicurati. Oggi conosciamo anche i numeri di ciò che hanno fatto e possiamo ancor più ringraziarli. Questa emergenza non aveva precedenti -prosegue il consigliere - ha costretto i Comuni, i volontari, e la nostra stessa Sala Operativa a sperimentare procedure nuove. Averlo fatto potendo contare sulla collaborazione tra le organizzazioni e sulla condivisione delle informazioni con la Regione ha reso il territorio più sicuro e più forte. ”

Collaborazione confermata da Turchetti e Dal Ponte, i quali si augurano anzi che il legame si rinsaldi ulteriormente visto che “il sistema ha funzionato e la cabina di regia della Provincia, attraverso la Sala Operativa, si è rivelata efficace ed efficiente”. Al punto da spingere tanti volontari, in particolare giovani, a dedicarsi alla “causa” quasi a tempo pieno, come è stato, e continua ad essere, per Enrico Brunello, 60 giorni di Sala Operativa alle spalle e tanto entusiasmo: “rifarei questa esperienza mille volte, perché ho imparato che la cooperazione porta sempre del bene, porta a conoscere persone nuove e porta nuovi stimoli e idee”.

Nella fase 2, quella della ripresa, l’attività della sala operativa non è certo finita, anche se i ritmi di lavoro non sono più concitati come in marzo e in aprile. Si continua ad assicurare la consegna della spesa e dei farmaci e prosegue l’assistenza nelle operazioni di filtraggio pre-triage negli ospedali vicentini. E’ di oggi la richiesta di allestire un punto di pre-triage davanti ad una struttura sanitaria e con molta probabilità nei prossimi giorni ne arriveranno altre.

“Rimarremo aperti finché il territorio ne avrà necessità - conclude Rucco - temo purtroppo che servirà tempo per tornare alla normalità e le esigenze a cui dare risposta sono ancora tante. La sala operativa rimane a disposizione, grazie anche alla disponibilità di tanti volontari che, oggi ancor più, sappiamo essere un supporto fondamentale per il nostro territorio.”

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