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Inquinamento, nel 2020 soglia di ozono mai superata in Veneto 

Qualità dell'aria: negli ultimi sei mesi l'Arpav non ha mai registrato il superamento dei limiti. Non accadeva da 20 anni

L'ozono, gas tossico che è un inquinante secondario (che quindi non si forma da nessun tubo di scarico, ma da reazioni chimiche atmosferiche a carico di altri inquinanti), nel 2020 non ha mai superato i livelli di guardia. A renderlo noto l'Arpav Veneto.

Fino ad oggi, 9 luglio 2020, la soglia di informazione per l’ozono non è mai stata superata nelle centraline fisse della rete aria del Veneto. Il fatto è sicuramente eccezionale, in quanto negli ultimi 20 anni non era mai accaduto di arrivare a luglio senza superamenti di questo indicatore. La ragione dell’attenuazione dei picchi dell’ozono è, almeno in parte, da ricollegare all’instabilità meteorologica che ha caratterizzato il mese di giugno, il secondo più piovoso dal 1994, e che ha evitato fino ad oggi lunghi periodi di stabilità e caldo intenso, che favoriscono l’accumulo di ozono al suolo.

Durante il semestre estivo, l’intensa radiazione ultravioletta e la presenza di alcune sostanze, soprattutto di origine antropica, favorisce la formazione dell’ozono nella bassa atmosfera. Questo inquinante gassoso, che raggiunge tipicamente i livelli più alti durante le ore pomeridiane della giornata, ad elevate concentrazioni ha effetti irritanti soprattutto a carico dell’apparato respiratorio. Il decreto legge ha indicato per questo inquinante una soglia di informazione, pari a 180µg/m3 come media oraria, superata la quale è necessario informare tempestivamente la popolazione. 

Oltre alla soglia di informazione è stato stabilito per l’ozono il valore obiettivo per la protezione della salute umana, fissato a 120µg/m3 come massimo giornaliero della media mobile su 8 ore. Tale indicatore rende conto non dei picchi massimi orari di ozono, ma delle concentrazioni medie più alte rilevate durante la giornata. La norma prevede che, come media sui 3 anni, il numero dei giorni in cui si supera il valore obiettivo non sia maggiore di 25. Tale indicatore è generalmente molto difficile da rispettare. In prima battuta, nel 2020, si osserva, tra il primo gennaio e l'8 luglio un numero di giorni di superamento del valore obiettivo, riferito alla media delle centraline del Veneto, confrontabile con quello dello scorso anno, segno che i livelli di ozono sono comunque quelli tipici della stagione estiva, pur non mostrando picchi elevati come negli scorsi anni.

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