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Coronavirus, massima allerta in Veneto: «Pronti a misure drastiche»

Dopo i sei casi di contagio in Lombardia, in tutte le Ulss regionali sono in atto le azioni previste per le emergenze di sanità pubblica. Zaia: «Seguiamo la situazione di ora in ora»

AGGIORNAMENTO ORE 23

Il primo morto italiano di coronavirus è Adriano Trevisan, padovano di 78 anni. La notizia, come riporta Padovaoggi.it è giunta nella tarda serata di venerdì.

AGGIORNAMENTO ORE 21

A Noventa Vicentina sabato le scuole resteranno chiuse per motivi precauzionali dopo i casi di coronavirus a Vo'Euganeo, il paese del Padovano limitrofo al comune del Basso Vicentino: l'annuncio del sindaco. Il provvedimento riguardante le scuole nei comuni confinanti con Vo' non è stato preso per il fatto che al sabato sono comunque chiuse. 

AGGIORNAMENTO: LA SITUAZIONE AD AGUGLIARO E ALBETTONE

Agugliaro e Albettone, i due comuni Vicentini confinanti con Vo' Euganeo stanno vivendo momenti di apprensione. L'allerta è ai massimi livelli sul fronte della prevenzione e l'attesa è per le disposizioni della Regione. «C'è preoccupazione, stiamo aspettando comunicazioni da Ulss, Regione e protezione civile - ha dichiarato Massimo Borghettini, sindaco di Agugliaro - domani mattina ho convocato una riunione in Comune per vedere il da farsi, ora sono in attesa di sviluppi e indicazioni da chi dovere e sono in stretto contatto con il sindaco di Albettone»

AGGIORNAMENTO: A VICENZA NESSUN CASO SOSPETTO

Nessun caso sospetto, per adesso nel Vicentino. Ad affermarlo il primario di malattie infettive del San Bortolo Vinicio Manfrin che ha specificato: «Gli ultimi tamponi mandati al laboratorio sono risultati negativi. Dalla Regione ci sono comunque arrivate le disposizioni di allerta e stiamo aspettando gli sviluppi della situazione. Siamo in contatto con i reparti di malattie infettive di tutto il Veneto e noi siamo pronti: le stanze libere per l'isolamento sono già predisposte»

AGGIORNAMENTO: AI CONFINI DEL VICENTINO I DUE ANZIANI CONTAGIATI 

Sono due pensionati settantenni, di Vo' Euganeo, un piccolo paese ai piedi dei Colli Euganei ai confini con i comuni Vicentini di Agugliaro e Albettone, le due persone (uno del '42 e uno del '53)risultate positive in Veneto ai primi test sul Coronavirus. Lo riferisce all'ANSA il sindaco, Giuliano Martini. I due, che hanno in comune la frequentazione di due locali pubblici a Vo' Euganeo, vivono entrambi con familiari. "Siamo preoccupati, ho parlato col sindaco di Vo' Euganeo per adottare tutte le misure: chiusura delle scuole, degli esercizi commerciali, cercando di ricostruire tutte le attività sociali e i contatti che queste persone hanno avuto per capire qual è il livello di cordone sanitario da mettere in atto". Lo ha detto a Padova il governatore Luca Zaia

AGGIORNAMENTO: DUE CASI SOSPETTI A PADOVA

Ci sarebbero due casi sospetti di persone contagiate da Cornavirus in Veneto. Come riporta Padovaoggi, a dirlo è il presidente della Regione Luca Zaia all'Ansa.

«Ci sono due casi sospetti, due cittadini veneti - dice Zaia - Ora stiamo attendendo le seconde analisi dall'istituto Spallanzani». Zaia ha già sentito il commissario Angelo Borrelli, e ora si sta recando nella sede dell'unità di crisi per il Veneto, in via degli Scrovegni a Padova. I tamponi sono già stati spediti allo Spallanzani di Roma per essere campionati e analizzati.

L'ALLARME DELLA REGIONE

«Seguiamo ora dopo ora l’evolversi della situazione, in contatto con il Commissario Borrelli e il Ministro Speranza. Per noi l’allerta è massima e ci stiamo preparando a un’eventuale emergenza più importante. Combattiamo un virus, per cui l’attenzione è totale». Lo ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, in relazione all’evolversi della situazione legata al coronavirus e ai casi palesatisi in Lombardia. «In caso di necessità – aggiunge il Governatore – siamo pronti a intervenire su più piani e a tutti i livelli, anche in modo drastico se ve ne fosse bisogno. Già ora, comunque, interveniamo con tutte le azioni necessarie al minimo sospetto, anche che un cittadino veneto possa aver avuto contatti con persone infette o provenienti da zone infette».

COME SI RICONOSCE IL VIRUS CINESE

La Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione ha inoltre emesso oggi una nota di aggiornamento della situazione, sottolineando che “tutte le azioni previste per le emergenze di sanità pubblica secondo le indicazioni date dal Ministero della Salute, in linea con le indicazioni degli organismi internazionali, mondiali ed europei sono in atto in Veneto, dove viene applicato un documento di indirizzo regionale sulla gestione dei casi sospetti, probabili e confermati, sulla gestione dei contatti, sui percorsi dei pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso, al Medico di Medicina Generale e al 118, sulle indicazioni del laboratorio di riferimento regionale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, sulle misure di disinfezione e sul flusso di segnalazione dei casi”.

La nota fornisce anche alcuni dati aggiornati: il laboratorio di riferimento regionale di Padova, che riesce a fornire il risultato del test in sole 3 ore (e si sta lavorando perché tutti gli ospedali Hub della Regione utilizzino lo stesso tipo di test) ha finora effettuato 137 test per la conferma diagnostica, che sono risultati tutti negativi. Finora sono stati ricoverati nei reparti ospedalieri di malattie infettive 9 casi sospetti, riferiti a soggetti che presentavano lieve sintomatologia respiratoria e che rientravano da aree a rischio della Cina. Tutti sono risultati negativi ai test di laboratorio. Come da indicazioni della Circolare Ministeriale, i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti fino alla scuola superiore di secondo grado che, nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia, sono stati sottoposti ad una sorveglianza sanitaria attiva ed è stata favorita l’adozione della permanenza volontaria fiduciaria a domicilio. Finora i bambini e adulti in isolamento fiduciario sono 77.

Più in generale, Le misure adottate dalla Regione hanno previsto l’immediato aggiornamento dei CESP (Comitato di Emergenza di Sanità Pubblica) e GORR (Gruppo operativo a Risposta Rapida) delle Aziende Ulss del Veneto  già istituiti con DGR n. 443 del 10.04.2012  e l’istituzione  con DDR n. 3 del 30.01.2020  di una Task Force regionale composta da rappresentanti delle U.O. Malattie infettive, da Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione, Direttori Servizi Igiene Sanità Pubblica, referenti delle professioni sanitarie per adottare le misure di prevenzione e controllo dell’epidemia in modo organizzato e uniforme sul territorio regionale.

Sono state prontamente trasmesse alle Aziende Ulss e ospedaliere e alle Associazioni delle strutture private accreditate tutte le Circolari ministeriali pervenute con le indicazioni regionali per la loro attuazione con la richiesta di diffonderle anche ai Medici di medicina Generale e ai Pediatri di libera scelta. Sono stati convocati urgentemente sia i Direttori delle UO Malattie Infettive, Dipartimenti di Prevenzione,  Servizi igiene sanità Pubblica e Laboratorio Regionale di Riferimento sia i Direttori Sanitari.

Sono stati diffusi alle Aziende Ulss, Aziende Ospedaliere, strutture private accreditate, Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta, i materiali informativi predisposti dal Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità. È stata inoltre predisposta un’apposita sezione del sito web regionale dedicata all’epidemia di Nuovo Coronavirus (2019 - nCoV) con lo scopo di informare la popolazione sulla situazione internazionale e  le precauzioni da adottare.

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