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Scade la concessione Global Service ad Aim, proroga di un anno

L'annuncio di Palazzo Trissino all'ultimo giorno del contratto decennale con la multiutility per la gestione di strade, illuminazione pubblica e parcheggi

Si parla di gestione e manutenzione delle strade comunali, della rete di illuminazione pubblica, delle aree di sosta a pagamento e dei parcheggi. Roba grossa, insomma. Sono tutte attività in capo ad Aim, in base a un contratto decennale con il Comune di Vicenza, scaduto oggi, 19 novembre e prorogato di un anno. Senza quella proroga Aim avrebbe potuto cessare tutti i propri servizi domani mattina. A quel punto il comune doveva andare a gara pubblica o scegliere la strada dell'"In House". Due scelte difficili, visto lo stretto rapporto di parentela con la multiutility. Quest'anno da Aim sono arrivati 2,3 milioni, ma 5 sono già stati chiesti per il prossimo anno. Una terza via, ci sarebbe stata: vale a dire fare un prolungamento della concessione ad Aim per altri dieci anni.

In una nota di Palazzo Trissino, la giunta invece avvisa che intende portare "a brevissimo, all’attenzione del consiglio comunale la proposta di verificare se sussistano i presupposti per la creazione di una società in house per la gestione dei servizi oggi ricompresi nel Global Service. Una volta che, come auspicato, ne fosse accertata la sussistenza, allora il consiglio sarebbe chiamato ad esprimersi sulla creazione del soggetto in house".

A Vicenza le parole "In House" e "Fusione" (nello specifico il fidanzamento eterno con la veronese AGSM) sembrano fare paura a tutti gli inquilini di Palazzo che si succeduti in questi anni; sono due concetti che vengono lasciati lì, in qualche angolo del Comune, e saltano fuori solo per scadenze che non si possono ignorare come quella di oggi. In ballo c'è il futuro di Aim, la valutazioni dei costi e dei benefici e sopratutto il rapporto interno tra il comune e la sua multiutility.

«L'obiettivo è dimostrare con dati e numeri alla mano" – assicura Rucco – che l'operazione di affidare i servizi "in house" senza gare non creerà alcun danno ad Aim che rimarrà così com'è ora per quanto riguarda la struttura, ma vedrà affidata la gestione strumentale dei servizi individuati, ad un nuovo soggetto. Sarà fondamentale capire e prevedere quale impatto potrà avere la nuova ipotesi anche nell'ottica di un'eventuale fusione e di operazioni relative ad asset futuri»

Ci sono però tre grandi interrogativi. "È indispensabile che sussistano tutte le condizioni previste dalla legge Madia sulla riforma delle società partecipate e dal codice dei contratti pubblici per gli affidamenti in house e poi dal punto di vista finanziario è necessario verificare che vi sia convenienza economica nell’affidamento dei servizi in house", spiega il comune.

Legge Madia e convenienza economica, ma il più grande è sicuramente quello su Aim, che potrebbe rischiare di venire svuotata. «Vanno pesati gli effetti che la cessione di tali servizi ad una società in house produrrebbe su Aim», conclude la nota del Comune. 

«All'ultimo giorno utile la Giunta Rucco ci mette una pezza attraverso un provvedimento del Dirigente - è il commento del consigliere Comunale Raffaele Colombara - L'Amministrazione comunale, infatti, era a conoscenza della questione e dei termini, tanto che da più di un anno aveva creato un Gruppo di lavoro interno sul Global service. "Esaurita, quindi, l’impegnativa fase di acquisizione e determinazione di tutti gli elementi necessari", come continua il comunicato, la domanda è: ad oggi, dove sono i risultati? Oggi, viene fatta una proroga di un altro anno: un tempo inconsueto e che soprattutto conferma l'assoluta mancanza di idee della giunta Rucco su AIM».

 

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