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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Comuni ricicloni, Vicenza al 75% di raccolta differenziata

Terza piazza per la città del Palladio. In provincia, Zovencendo (13°) capofila

Che il Veneto sia un’eccellenza per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti è un dato ormai consolidato ed è quanto emerge dal dossier Comuni Ricicloni Veneto 2023, il rapporto regionale di Legambiente che analizza i dati della raccolta differenziata del 2022.

Comuni Ricicloni sono tanti, ma aumentano a velocità ridotta e ad oggi sono quasi 300 i Comuni veneti che devono ancora migliorare le proprie performance entro il 2030 per raggiungere gli obiettivi previsti dall’aggiornamento del Piano Rifiuti del Veneto. Mezzo Veneto è ancora indietro e il lavoro che si configura è quindi ancora molto ampio e dovrà coinvolgere oltre il 55% della popolazione regionale. 

Osservando i dati, emerge chiaramente come i Comuni ricicloni più virtuosi del veneto rappresentano il 24,5% dei Comuni veneti ed il 17,8% della popolazione, pesando sullo smaltimento totale regionale solo per l’8,2%; le grandi città con popolazione sopra i 200.000 abitanti (Padova, Venezia, Verona) con il 15% della popolazione del Veneto, pesano per il 27% in termini di rifiuto a smaltimento.

RAPPORTO COMUNI 2023

L’analisi di Legambiente premia con maggiore considerazione i Comuni Ricicloni - Rifiuti Free che sono quelli che inviano a smaltimento meno di 75 kg di rifiuti all’anno per abitante equivalente. Per il calcolo della classifica rifiuti free non si è tenuto solo conto della quantità di secco che viene conferito dai cittadini ma vengono conteggiati anche parte degli scarti della raccolta differenziata. Sono 138 i comuni che raggiungono il prestigioso obiettivo ma questi salgono a 299 se consideriamo quelli che raggiungono solo il titolo di Comune Riciclone ovvero che conferiscono meno di 80 kg di indifferenziata all’anno pro-capite come previsto dal piano rifiuti regionale.

I Comuni più ricicloni sono i più piccoli: per la categoria dei comuni con meno di 5000 residenti, guidano la classifica San Gregorio nelle Alpi (Bl) e Cappella Maggiore (Tv) entrambe con 45 kg di rifiuto inviato a smaltimento all’anno per abitante. Colle Umberto (Tv) comanda la classifica dei comuni un po’ più popolosi, quelli con popolazione tra i 5000 ed i 15000 abitanti con 47 kg ed il 90% di raccolta differenziata. Vedelago (Tv) si conferma come miglior comune sopra i 15000 abitanti con 54 kg pro-capite ed il 90% di raccolta differenziata.  Una prima piazza tutta trevigiana se non fosse per San Gregorio nelle Alpi (BL) che guida anche la classifica generale con le presentazioni più green di tutti i Comuni del Veneto.

La classifica di Comuni popolosi e rifiuti free langue: nessun comune con popolazione superiore ai 30mila abitanti riesce a produrre meno di 75 kg di rifiuto a smaltimento pro-capite e ad entrare nella speciale classifica. Tra i capoluoghi di provincia si conferma comunque il comune di Treviso, la città più riciclona del Veneto, dimostrando che gli obiettivi di una gestione eccellente dei rifiuti sono possibili anche nelle grandi città. Il comune di Treviso riesce a differenziare quasi l’87% del rifiuto e manda a smaltimento poco più di 80 kg di rifiuto. Il capoluogo della marca è seguito da Belluno che differenzia l’86%. Entrambe escono dalla classifica rifiuti free, ma si possono fregiare del titolo di Comuni Ricicloni.

Vicenza e provincia

Il comune di Vicenza raggiunge la terza posizione con il 75% di raccolta differenziata. Rovigo, Padova e Venezia seguono rispettivamente con 69%, 64% e 63%. Per quanto riguarda la provincia, il primo della lista è tra i Comuni rifiuti Free con meno di 5.000 abitanti è Zovencedo, 13esimo.

La città di Verona rimane invece inchiodata con una capacità di riciclare pari a meno del 54% un gap elevato secondo Legambiente, che evidenzia come sia necessario attenzionare la città scaligera che dovrà presto decidere e comunicare ai suoi cittadini ed a quelli del resto della regione, come intende raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti dalla legge e dal piano rifiuti del Veneto.

Per quanto riguarda i consigli di bacino, il primo classificato nella speciale classifica Comuni Ricicloni - Rifiuti Free è quello della Sinistra Piave con una media di 65 kg per abitante e l’88% di raccolta differenziata, seguito dal Consiglio di Bacino Priula - Destra Piave che sebbene raggiunga il 90% di RD si ferma a 67 kg per abitante. Da segnalare i bacini Dolomiti e Verona Sud che si aggiudicano il titolo di “Bacini Ricicloni”.

Legambiente sottolinea come ci sia ancora molto da lavorare infatti solo i bacini del trevigiano hanno raggiunto quegli obiettivi del piano rifiuti necessari per non aprire nuove discariche che ricordiamo prevedono una raccolta differenziata media regionale del 84%, una quantità di Rifiuto Urbano Residuo media regionale pari a 80 kg pro-capite all’anno ed un Tasso di riciclo medio sul bacino del 70%.

I bacini Brenta e Verona Nord vedono l’obiettivo abbastanza vicino; Belluno e Verona Sud hanno un target ambizioso ma dai dati sembra siano nella giusta direzione; Vicenza, Padova Sud e Venezia devono lavorare e continuare nell’impegno di riduzione della frazione di indifferenziata (RUR: rifiuto urbano residuo); per Rovigo, Padova e Verona l’obiettivo sembra ancora lontano per questo è indispensabile non perdere tempo. La sfida, per tutti, è di essere all’altezza di queste ambizioni, applicando senza indugi quanto previsto dal Piano regionale dei rifuti, a partire dalla tariffa unica di smaltimento del rifiuto residuo e fino alla piena applicazione del principio “chi inquina paga” attraverso l’obbligo di tariffazione puntuale per disincentivare lo smaltimento in discarica e favorire la prevenzione e il riciclo dei rifiuti.

Altre classifiche che sono state messe in evidenza dal rapporto di quest’anno sono quelle relative ai parchi ricicloni. La gestione dei rifiuti, pur non essendo una competenza diretta degli enti gestori delle aree protette, se non viene realizzata in maniera corretta comporta degli effetti negativi per questi territori, poiché i rifiuti abbandonati sono un detrattore ambientale e fattore di perdita di biodiversità, e una inadeguata gestione del sistema di raccolta ha risvolti negativi per la qualità dell’ambiente naturale e l’attrattività turistica oltre che nel giudizio di chi visita questi luoghi di pregio e può decidere se tornarvi o suggerirli in base anche a questi elementi.

Il rapporto di Legambiente spende anche quest’anno una menzione speciale per i primi classificati tra i Comuni ad alta pressione turistica che si trovano a dover fare i conti con oltre un milione di presenze all’anno. In questa classifica spicca il comune di Abano Terme (PD) che si piazza sul gradino più alto del podio con il 77% di RD e 141 kg/ab_eq a smaltimento, seguito dai comuni di Cavallino-Treporti con il 75% di RD e 179 kg/ab_eq, mentre la terza menzione va al comune di Lazise che fa segnare il 69% di RD e 191 kg di rifiuto a smaltimento.

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