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Come Cappuccetto Rosso, ma senza il lupo

Ha tenuto banco negli ultimi giorni una polemica relativa all'avvistamento di presunti lupi a Trissino, che ha visto scendere in campo anche la politica

La soluzione? Si trova nella favola di Cappuccetto Rosso. Peccato che manchi il lupo. Ha scatenato più di qualche polemica la passeggiata di tre presunti lupi per le strade di Trissino. Una storia che ha fatto rapidamente il giro del web, venendo addirittura ripresa anche da alcuni media. Alla fine, però, la faccenda si è rivelata di tutt'altra consistenza.

UNICA SOLUZIONE.. PIOMBO

La vicenda è partita da alcune foto postate su facebook, che ritraevano appunto tre animali a spasso per il paese. Tra illazioni e teorie sul fatto che si trattasse o meno di lupi, non si è fatta attendere anche la risposta della politica. Sul suo profilo facebook Joe Formaggio, ex sindaco di Albettone ora consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha postato alcune foto degli animali, scrivendo a corredo «Tre lupi a Trissino, vorrei che qualche animalista se li trovasse in casa.. ricordare la favola di Cappuccetto rosso farebbe bene a qualcuno. Unica soluzione.. piombo». Un post in seguito cancellato, a causa probabilmente dell’intervento del sindaco di Trissino che ha messo le cose a posto.

NON LUPI, MA CANI SCAPPATI DI CASA

Ci ha pensato infatti Davide Faccio, primo cittadino del paese della Valle dell’Agno, a chiarire la situazione. «Da ieri (sabato 21 agosto) stanno girando sui social e sui giornali delle foto con tre presunti lupi – ha scritto sul suo profilo facebook -.... voglio tranquillizzare tutti che non sono lupi ma bensì cani che sono scappati da una casa... convocherò nei prossimi giorni il proprietario di questi cani affinché ciò non succeda più anche perché non è la prima volta che succede e essendo cani appartenenti ad una razza pericolosa sicuramente vederli girare soli senza museruola per il paese non è il massimo della sicurezza...».

«LA STORIA DI CAPPUCCETTO ROSSO È SOLO UNA MANIFESTAZIONE DI IGNORANZA»

Non potevano mancare, infine, le dichiarazioni di chi quest’argomento lo mastica sicuramente più degli altri. «Giornalisti e politici dovrebbero sempre documentarsi prima di fare allarmismi – le parole di Jessica Peruzzo, vice presidente dell’associazione “Naturalisti Vicentini”, interpellata da VicenzaToday -, informandosi presso persone esperte. I lupi cecoslovacchi non sono sempre distinguibili dai lupi, specialmente le razze più arcaiche, tanto che a volte persino gli esperti fanno fatica a riconoscerli. In questo caso le foto, riprendendo sempre gli animali di schiena, non hanno facilitato il processo identificativo, nonostante una persona di buon occhio sarebbe riuscita sicuramente a capire che quelli erano dei cani, ad esempio dalla coda. Si tratta di allarmismi inutili, anche perché i lupi non sono così pericolosi come vogliono farci credere, nonostante la possibilità di incontrarne uno sia sempre più alta. La montagna ormai è completamente saturata, con diversi branchi presenti in veneto, e gli esemplari giovani stanno colonizzando la pianura.  I lupi comunque hanno paura dell’uomo - conclude -, e non lo attaccano: continuare con questa storia di Cappuccetto Rosso è solo una dimostrazione di ignoranza».

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