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Spv, ancora rumori e disagi sulla Priabonese

Il comitato Palazzina invia un esposto in procura e mette sulla graticola la polizia locale cui chiede di intervenire dopo le segnalazioni indirizzate al piccolo comune della valle dell'Agno

Per la vicenda dei rumori causati dal cantiere della Spv il comitato di via palazzina di Cornedo, che aveva diffidato il Comune, adesso ha indirizzato un esposto alla procura di Vicenza nel quale prende di mira il comando della polizia municipale del piccolo comune della Valle dell'Agno. L'accusa è quella di inerzia rispetto ai disagi provocati dai rumori delle maestranze all'opera con la realizzazione del tunnel che dovrebbe connettere il comprensorio con la zona di Malo. La segnalazione alla magistratura è stata inviata oggi 5 giugno. L'esposto è stato firmato in nome e per conto del comitato dall'avvocato Giorgio Destro del foro padovano. Il legale che alcune settimane fa aveva chiesto al Comune di vigilare sul cantiere ora chiede l'intervento della procura al fine di accertare eventuali profili penalmente rilevanti. «I residenti della zona cominciano a essere spaventati perché - avverte il legale - i rumori sono incessanti e tolgono il sonno».

Tuttavia la parte più cospicua dell'esposto è quella in cui viene menzionata la relazione del consulente tecnico di parte (la dottoressa Marina Lecis, da tempo attiva sul fronte Spv). In quelle righe infatti si legge di un «costante e fastidioso rumore di fondo connesso alle attività di scavo del cantiere delle gallerie prossime alle abitazioni» che si trovano a ridosso della provinciale Priabonese. «Detto rumore incessante veniva confermato - si legge - anche in occasione delle interviste fatte ai residenti che lamentavano da giorni la difficoltà di riposare durante la notte con annessi stati d’ansia generati da detto impatto acustico collegato alle lavorazioni della galleria prossime alle loro dimore».

«La problematica - scrive Destro - è stata oggetto di una recente diffida inviata a mezzo Posta elettronica certificata... mentre con la stessa il Comando dei Vigili Urbani di Cornedo è stato invitato a verificare la permanenza dei rumori lamentati e a prendere i provvedimenti di legge. Da allora - conclude il legale - non è stata presa da quest'ultimo alcuna iniziativa né provvedimento : nemmeno un sopralluogo diretto a verificare la fondatezza delle lamentele denunciate pur essendo di sua specifica competenza il controllo del territorio».

I residenti peraltro non solo tranquilli. Da giorni con i loro smartphone registrano il rumore causato «dal ticchettio infernale dei martelloni da roccia mentre questi procedono nel sottosuolo sotto le nostre case. Chi ci assicura - questo è il tenore della doglianza - che non saranno lesionate?». L'ansia tra i residenti poi ha cominciato a moltiplicarsi quando gli aderenti del comitato hanno potuto «compulsare alcune fotografie impressionanti scattate dalla dottoressa Lecis» che la ritraggono «in una sorta di voragine» creatasi alcuni mesi fa a ridosso del cantiere. «Vogliamo sapere che cosa stia succedendo nel sottosuolo. Vogliamo sapere - proseguono ancora i residenti - quale sia l'effetto combinato degli scavi e della presenza di acqua nel sottosuolo».

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