Caldaie supervalutate al costo di 16mila euro: l'occasione nasconde delle anomalie
Protagonista della vicenda un vicentino di Thiene che dopo l'acquisto ha chiesto ad un perito di controllare il bene, che non varrebbe in realtà i soldi spesi. La pratica è ora in gestione all'associazione Consumatori24: "Punteremo ad annullare il finanziamento"
Più volte si è parlato di contratti porta a porta stipulati da rappresentanti, i quali facendo da portavoce della propria azienda, promuovono prodotti, anche molto costosi, come caldaie, condizionatori, impianti di domotica, apparecchi per la casa presentati come veri e propri gioielli della tecnologia e dunque occasioni imperdibili. Non sempre però il gioco vale la candela e si può incappare in situazioni spiacevoli.
Questo è il caso di un signore residente a Thiene, il quale previa telefonata conoscitiva ha accettato la visita da parte di un agente in rappresentanza della sua azienda, la cui sede legale è a Roma, ma con sedi dislocate in tutto il territorio italiano.
Il rappresentate ha provveduto subito a proporre al potenziale cliente l’acquisto di una caldaia del valore di 16mila euro, che sarebbe stato deducibile al 50%, garantendo un’elevata classe energetica e quindi promettendo un consumo bassissimo di energia elettrica con un considerevole risparmio in bolletta.
Ma non è tutto. Affiancato al contratto di acquisto della caldaia, su documenti a parte veniva proposto un contratto per la fornitura di energia elettrica ad un importo al kW/h molto conveniente. Il potenziale cliente dunque, allettato dall’offerta si è deciso a procedere all’acquisto tramite finanziamento.
Suo malgrado però, a seguito dell’installazione del bene ed una visita da parte di un perito, ha riscontrato un’anomalia tra il valore commerciale del bene ed il valore di acquisto. Si è rivolto dunque all’Associazione Consumatori24 per avere supporto nella risoluzione della vicenda in cui è incorso.
Uno dei responsabili di Consumatori24 riferisce: “Stiamo valutando il caso. Sicuramente è sospetta la discrepanza dei valori tra il contratto concluso e la successiva valutazione, ciò nonostante dimostrata la connessione tra i contratti, punteremo ad annullare il finanziamento in corso”.