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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cagnolina rinchiusa per anni in un mini recinto con le galline: interviene l'Enpa

Brutta storia di abbandono di una meticcia nel comune di Schio, risolta dalle Guardie zoofile

Ad inizio settembre 2019 erano arrivate alcune segnalazioni al Nucleo Enpa: “Quella cagnolina tenuta sul monte, in zona contrada Momelati a Schio, si trova in un minirecinto da tanti anni, da sola, vicino a un altro recinto con qualche gallina; nessuno viene ad accudirla, è invecchiata e oramai non esce neanche dalla cuccia, sembra malata, non abbaia neanche più…."

Il sopralluogo delle Guardie Zoofile ha confermato lo stato di detenzione non idonea e il totale isolamento dell’animale: "Una cagnolina di taglia piccola, meticcia, manto bianco a macchie nere, di oltre 13 anni di età, che viveva in questo piccolo recinto posizionato in una scarpata in discesa lontano da tutto", raccontano gli operatori Enpa.     

L’intervento delle Guardie nei confronti dei proprietari per risolvere la situazione non ha sortito i risultati sperati, in quanto gli stessi erano dell’idea che quel cane stava bene là, altrimenti se avesse avuto dei problemi non sarebbe sopravissuto per 10 anni, aggiungevano che il cane era seguito e che qualcuno andava su ogni giorno per portargli il cibo.

Cosa che contrastava con le segnalazioni e con il sopralluogo delle Guardie zoofile, di fatto gli appostamenti anche notturni effettuati dalle  stesse Guardie verso la fine di novembre, hanno dimostrato che in realtà la piccola meticcia e gli altri animali venivano visitati dai proprietari in modo fugace un paio di volte la settimana.

"Verso la fine dell’anno si è deciso per il sequestro - spiegano le Guardie - si è presentata una situazione molto precaria, la cagnolina a pelo corto raggomitolata in un angolo per riscaldarsi in una cuccia troppo grande per lei, anatre e galline in mezzo ai liquami con topi che si davano alla fuga in mezzo alle deiezioni".

"Gli alimenti per questi animali - sottolineano -consistenti in una cassa da malta colma di rifiuti dell’umido di casa, conditi da fondi di caffè, salvietta da cucina, bucce d’arancia, bucce di banana carta buste da te ecc. il tutto mischiato dall’acqua piovana, alcune galline erano visibilmente sofferenti, per cui il Capo Nucleo ha deciso per il sequestro di tutti gli animali".

Alla fine delle operazioni le Guardie zoofile che hanno effettuato le catture si sono presentate al Pronto Soccorso presso l’ospedale di Santorso per accertamenti, gli stessi dovuti, in quanto vari schizzi di liquami dove prima navigavano i topi avevano investito parti sensibili del viso di alcune di loro.

La proprietaria è stata denunciata penalmente per abbandono di animali mentre la cagnolina e gli altri hanno trovato immediata e fortunata collocazione in strutture idonee.

"Imbarazzante notare il comportamento delle anatre - raccontano le Guardie - inizialmente avevano paura sia di allontanarsi dalla rete di recinzione sia di avvicinarsi all’acqua, sono entrate nello stagno solo dopo due giorni, mentre le galline che sono finite in un santuario dove potranno vivere, razzolare e dormire sugli alberi  fino alla fine naturale dei loro giorni; la nostra fortissima e mitica cagnolina, data l’età e soprattutto la permanenza all’addiaccio in una zona di alta collina, dove d’inverno si viaggia ben sotto lo zero, affetta da varie forme di artrosi sarà coccolata e amata da una vera famiglia per il tempo che gli rimarrà da vivere".

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