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Bonus vacanze fino a 500 euro: cos'è, come richiederlo

Per godersi qualche giorno di ferie si può approfittare di questo incentivo

Nonostante tutto non vediamo l'ora di andare in vacanza, e questo aiuto dal governo può fare comodo per riuscire ad avere qualche giorno di relax in una bella località, l'Italia è il paese dove c'è tutto: mare, monti, borghi, città d'arte. Non sarà certo un’estate spensierata: evitare assembramenti resta ovviamente la priorità, ma le ferie arriveranno e qualche gita ce la meritiamo. E' una delle misure più attese del Decreto Rilancio per gli aiuti a famiglie: il bonus vacanze (il pacchetto turismo vale complessivamente 4 miliardi) consentirà alle famiglie che quest'estate sceglieranno una meta italiana uno sconto.

Per far ripartire il settore del turismo, indubbiamente uno dei più colpiti dalla crisi economica scatenata dalla pandemia Coronavirus, il governo ha inserito nel decreto legge un corposo pacchetto di misure. Niente Imu per le strutture ricettive (alberghi, campeggi, agriturismi), interventi a fondo perduto per le agenzie di viaggio e tour operator e un incentivo, che da solo vale 2,4 miliardi,  per chi trascorrerà le vacanze in Italia presso tutte le imprese che hanno codice Ateco 55: quindi, villaggi turistici, hotel, campeggi, b&b e agriturismi.

A chi spetta

Il credito è destinato alle famiglie che hanno un Isee non superiore a 40mila euro è erogato in base al numero dei componenti del nucleo familiare: 500 euro per chi ha un figlio a carico; 300 euro per nuclei di due persone; 150 euro per i singoli.

Chi può richiederlo e come

  • Si tratta di un’aiuto destinato alle famiglie, con Isee fino a 40 mila euro, che decidono di soggiornare in una struttura ricettiva in Italia. Un bonus che ammonta a  500 euro per le famiglie con figli, 300 per le coppie, e 150 per i single. 
  • Le spese debbono essere sostenute in un’unica soluzione in relazione ai servizi resi da una singola impresa turistico ricettiva, da un singolo agriturismo o da un singolo bed & breakfast; 
  • Il totale del corrispettivo deve essere documentato da fattura elettronica o documento commerciale, nel quale è indicato il codice fiscale del soggetto che intende fruire del credito;
  • Il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator.

Un piano per vacanze all'insegna della sicurezza

Le regole per andare in spiaggia sono già state messe a punto dai tecnici dell'Inail e dagli esperti dell'Iss: ombrelloni distanziati, prenotazione obbligatoria e accessi contingentati. Sono solo alcuni dei paletti fissati per garantire un accesso sicuro agli stabilimenti balneari.

LE REGOLE PER STABILIMENTI BALNEARI
Stabilimenti aperti con entrata su prenotazione, ombrelloni distanziati di almeno 5 metri, piscine chiuse e igienizzazione dei lettini se si danno a un nuovo utente. Sono le indicazioni contenute nel documento di Inail e Iss appena pubblicato sulla balneazione.
“Per consentire un accesso contingentato agli stabilimenti balneari e alle spiagge attrezzate – si legge in una nota dell’Inail – viene suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie. Si raccomanda, inoltre, di favorire l’utilizzo di sistemi di pagamento veloci con carte contactless o attraverso portali/app web. Vanno inoltre differenziati, ove possibile, i percorsi di entrata e uscita, prevedendo una segnaletica chiara. Per garantire il corretto distanziamento sociale in spiaggia – prosegue – la distanza minima consigliata tra le file degli ombrelloni è pari a cinque metri e quella tra gli ombrelloni della stessa fila a quattro metri e mezzo.
È opportuno anche privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni. In ogni caso è necessaria l’igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata.
È da evitare, inoltre, la pratica di attività ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti e giochi di gruppo e, per lo stesso motivo, deve essere inibito l’utilizzo di piscine eventualmente presenti all’interno dello stabilimento”.

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