rotate-mobile
Attualità Trissino

Valle Agno, inaugurato il bacino laminazione "salva piene"

Il governatore Zaia: "Con questi 23 bacini mettiamo in sicurezza il Veneto"

Taglio del nastro di un nuovo bacino di laminazione, inserito nel territorio vicentino, che entrerà in azione nei momenti di grande piogge. "Comuni di Trissino e Arzignano, bacino di monte e bacino di valle, 3mln e mezzo di metri cubi, 80 ettari coinvolti - ha dichiarato il governatore del Veneto Luca Zaia, presente all'inaugurazione del bacino - Questa opera rientra in un progetto generale messo a terra nel 2010 tant'è vero che questo bacino ha avuto inizio nel 2015".

Realizzato dopo la grande alluvione del 2010, il bacino di Trissino e Arzignano si estende su una superficie di 80 ettari tra i due comuni vicentini ed è in grado di trattenere 3,5 milioni di m³ di acqua del torrente Agno Guà per la sicurezza di vasta area tra le province di Vicenza e Padova, e, in parte, anche di Verona e Venezia. Si articola in due bacini, uno di monte e uno di valle. Il primo è in grado di trattenere 2,7 milioni di m³ di acque e si estende su 57,8 ha; a sua volta si distingue in bacino “in linea” (volume invasabile 0,72 mln m³ per 14,3 ha di estensione) e bacino “in derivazione” (volume invasabile 2 mln m³ per 43,5 ha). I lavori sono iniziati nel 2015 e ultimati nel 2022.

Il bacino “di valle” si estende su 23 ha ed è in grado di trattenere 0,81 mln di m³ e i lavori di realizzazione sono stati consegnati a novembre 2018 e ultimati a dicembre 2023.

L’importo complessivo dell’intervento è pari a 40.117.707,54 euro di cui 14.817.469,85 euro per i lavori del bacino di monte e 16.602.366,46 euro per quello a valle.

Focus su Vicenza dove insistono tre bacini: Caldogno, Orolo e Viale Diaz che hanno salvato la città anche nell'ultima ondata di maltempo e sul Retrone, il presidente Zaia ha sottolineato come si tratti di: "un fiume molto breve che ha questa caratteristica del ritorno d'acqua, se noi riusciamo a identificare la possibiltà di fare una condotta per portare via questa acqua che viene scolmata e portarla in un luogo che si possa disperdere, riusciamo a mettere a terra una nuova opera. Non è facile perchè il Retrone non ha degli spazi limitrofi attigui al corso d'acqua che ci permettono la scolmata".

“Non si può pensare che la lotta alle alluvioni si possa infatti fare con solo l’indennizzo dei danni - ha sottolineato Zaia - Andiamo nella direzione di dimostrare che, davanti al rischio alluvioni, bisogna fare opere infrastrutturali. Se si fanno bacini di laminazione si salvano i cittadini. Abbiamo visto cosa sarebbe successo a Vicenza qualche settimana fa. Ma se non avessimo avuto i bacini di laminazione saremmo qui a contare molti più danni anche in quel di Vicenza”.

l

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Valle Agno, inaugurato il bacino laminazione "salva piene"

VicenzaToday è in caricamento